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Dai primi computer ai raggi X, la storia della fisica entra a scuola

Dalla fisica applicata alla medicina alla storia dei computer, dai raggi cosmici agli acceleratori di particelle: la storia della fisica entra nelle scuole, con la rassegna ‘Particle Jukebox’. Si tratta di una nuova serie di eventi on line, organizzati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) per avvicinare gli studenti alle grandi scoperte e ai grandi traguardi della scienza, raccontando le storie che le hanno rese possibili.

Si parte il 4 febbraio, alle 11:00, sui canali Facebook e YouTube dell’Infn, con l’incontro “Fisica e medicina, dai raggi X all’adroterapia’. Nel primo appuntamento il fisico Diego Bettoni, della giunta esecutiva dell’Infn ed ex direttore dei Laboratori Nazionali Infn di Legnaro, racconterà come le scoperte dei raggi X e della radioattività naturale agli inizi del ’900 abbiano portato alla nascita di strumenti di diagnostica come Pet, Tac e risonanza magnetica, e all’avvento di terapia innovative contro i tumori come radioterapia e adroterapia.

I racconti, cinque in tutto della durata di un’ora, saranno arricchiti da videobiografie di grandi scienziati, curate da Chiara Oppedisano, ricercatrice della redazione di ScienzaperTutti, il portale di divulgazione dell’Infn.

Il secondo appuntamento, il 18 febbraio, è dedicato alla storia dei computer, dai primi calcolatori ai computer quantistici, con Raffaele Tripiccione, ricercatore dell’Infn e dell’Università degli studi di Ferrara. Poi, il 4 marzo, si prosegue con la storia della forza di gravità, raccontata da Viviana Fafone, dell’Università di Tor Vergata e responsabile Infn per la collaborazione Virgo, uno dei cacciatori di onde gravitazionali. Gli ultimi due incontri, il 18 marzo e l’1 aprile, sono dedicati ai raggi cosmici e agli acceleratori di particelle, raccontati, rispettivamente, da Lorenzo Caccianiga, ricercatore della sezione Infn di Milano, e Lucio Rossi, dell’Università degli studi di Milano ed ex responsabile del progetto HiLumi del superacceleratore Lhc del Cern.

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