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Superpoteri grazie agli esoscheletri robot

Sollevare un furgone con una sola mano, fare salti di 10 metri o far tornare a camminare persone ormai paralizzate: raggiungere questi traguardi potrebbe essere più vicino di quanto si immagina. Gli esoscheletri, robot indossabili come in Avatar o Iron man, muovono i primi passi nel mondo reale. Ne parliamo con Antonio Frisoli, della Scuola Superiore Sant'Anna, nella terza puntata di Dreambot, il podcast dedicato al mondo della robotica.

“Gli esoscheletri sono dei sistemi robotici piuttosto particolari perché devono soddisfare un vincolo fondamentale e particolarmente difficile: poter essere indossati”, spiega Frisoli, capo del Human-Robot Interaction Lab Percro alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. “Deve essere una sorta di armatura intelligente – aggiunge – in grado di capire quando mi voglio muovere, e attraverso dei sensori decodificare questa intenzionalità di movimento, ma allo stesso tempo deve potenziarmi, capire ad esempio quando voglio sollevare un carico e allora intervenire”.

Nati a partire da progetti militari, gli esoscheletri trovano oggi sviluppo soprattutto in ambito medico, in particolare nella riabilitazione, e nelle fabbriche, ad esempio per aiutare il personale nel sollevamento ripetitivo di oggetti o pacchi. Si tratta di applicazioni ancora piuttosto di nicchia e i costi di queste macchine sono ancora piuttosto alti “ma sono convinto che un giorno non troppo lontano – spiega Frisoli – potremo comprare il nostro esoscheletro personale per usi di ogni tipo”.

Robot indossabili - Antonio Frisoli / Dreambot

Ogni settimana sul canale Ansa Scienza e Tecnica appuntamento con un nuovo episodio di Dreambot.

 

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