Gli ulivi sono in grado di sopportare anche lirrigazione con acqua salata: lo dimostra una ricerca italiana guidata da Samuele Moretti, della Scuola Superiore SantAnna di Pisa, e pubblicata sulla rivista Plant Physiology and Biochemistry. Lo studio affronta uno dei problemi fondamentali causati dal cambiamento climatico: la carenza dacqua pulita, specialmente nellarea del Mediterraneo. I risultati rivelano, per la prima volta, i meccanismi di accumulo del sodio nelle olive e i suoi effetti sui geni che regolano i componenti essenziali dellolio: gli acidi grassi.
Capire come il sodio la sostanza presente in maggiori quantità nellacqua salina entra nel frutto e come interagisce con i meccanismi fisiologici della pianta è fondamentale, commenta per lANSA Luca Sebastiani, uno degli autori della ricerca e direttore dellIstituto di Scienze della Vita al SantAnna. Questo è il primo passo per capire quali varietà resistono meglio ad acque moderatamente saline aggiunge e quindi come possiamo migliorare dal punto di vista genetico anche le altre per renderle più resistenti.
Lo studio, a cui ha collaborato anche lIstituto de la Grasa di Siviglia (Csic), ha mostrato che lacqua salata influenza in particolare alcuni geni responsabili della sintesi degli acidi grassi, i componenti fondamentali dei lipidi. A questo proposito conclude Sebastiani - i risultati ci hanno mostrato che è importante anche il momento in cui si somministra acqua salina alla pianta. Infatti, in base al livello di maturazione dei frutti, il sodio può avere effetti più o meno negativi e influenzare in maniera diversa quantità e composizione degli acidi grassi nelle olive.
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