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Visti i primi colori degli animali della preistoria

Diventa possibile ricostruire i colori del mantello degli animali della preistoria. A rompere il mistero è la tecnica ai raggi X messa a punto nell’Università britannica di Manchester che, applicata sui resti fossili di un topo vissuto tre milioni di anni fa, è riuscita a ricostruire il colore rossiccio del suo mantello.


Scansione dei pigmenti nei resti fossili di un topo vissuto 3 milioni di anni fa (fonte: The University of Manchester)

Descritta sulla rivista Nature Communications, la tecnica è stata messa a punto dal paleontologo Phil Manning e dal geochimico Roy Wogelius: insieme hanno ricostruito i colori dell’animale preistorico: aveva una pelliccia rossastra su dorso e fianchi, e di colore bianco sul ventre.

I ricercatori hanno utilizzato l’acceleratore lineare di particelle Slac, dell’Università californiana di Stanford, e sofisticate tecniche di spettroscopia a raggi X, per ricostruire le impronte chimiche dei pigmenti colorati del mantello, come le differenti forme di melanina.

“La Terra è disseminata di tracce fossili della vita passata, ricche di preziose informazioni, come l’evoluzione dei colori del mantello, che solo di recente stanno diventando accessibili alla scienza”, ha spiegato Manning. “Le nuove tecniche di imaging - ha aggiunto - permettono, infatti, di penetrare in profondità nella storia chimica di un organismo fossile, e di ricostruire i processi che hanno permesso di preservarne i tessuti per milioni di anni”.

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