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La sonda Osiris Rex ha raggiunto l'asteroide Bennu

Dopo due anni di viaggio, finalmente oggi, alle 18,10 italiane (con un ritardo di 7 minuti), la sonda Osiris Rex della Nasa ha raggiunto l'asteroide Bennu, da cui dovrà raccogliere campioni delle rocce e riportali a Terra. L'obiettivo è conoscere i segreti di questo fossile del Sistema Solare e capire se contenga molecole organiche alla base della vita.

La sonda osserverà e studierà l'asteroide Bennu per circa un anno per selezionare un luogo che sia sicuro e scientificamente interessante per raccogliere il campione. Quindi estrarrà il braccio robotico e toccherà la superficie di Bennu per circa cinque secondi, sparando una raffica di azoto. Il gas provocherà una piccola esplosione sulla superficie dell'asteroide, frantumandone le rocce. Osiris Rex avrà a disposizione tre tentativi per raccogliere fino a 2 chilogrammi di campioni da questo corpo celeste antico 4,5 miliardi di anni, come il Sistema Solare. Se tutto andrà secondo il programma, nel marzo 2021 Osirs Rex inizierà il suo viaggio di ritorno verso la Terra.

La sonda osserverà e studierà l'asteroide Bennu per circa un anno per selezionare un luogo che sia sicuro e scientificamente interessante per raccogliere il campione. Quindi estrarrà il suo braccio robotico e toccherà la superficie di Bennu per circa cinque secondi, sparando una raffica di azoto. Il gas provocheràuna piccola esplosione sulla superficie dell'asteroide, frantumandone le rocce. Osirs Rex avrà a disposizione tre tentativi per raccogliere fino a 2 chilogrammi di campioni da questo corpo celeste antico 4,5 miliardi di anni, come il Sistema Solare.

Se tutto andrà secondo il programma, nel marzo 2021 Osirs Rex inizierà il suo viaggio di ritorno verso la Terra. L'arrivo è previsto nel 2023 e, una volta giunti a destinazione, i materiali potranno essere analizzati e aiutare a comprendere come si è formato il Sistema Solare.

Lanciata nel settembre 2016, Osiris-Rex nel suo viaggio attraverso il Sistema Solare si orienta fra le stelle grazie a una guida italiana: il sensore d'assetto Autonomous Star Tracker, realizzato dalla Leonardo negli stabilimenti di Campi Bisenzio (Firenze), che fornisce i dati sulla posizione della sonda, grazie alla mappa di 3.000 stelle memorizzata nel software.

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