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Dalle onde gravitazionali l'eco del Big Bang

Ascoltare l'eco del Big Bang che ha dato origine all'universo non è più impossibile: entro i prossimi 15 anni nuovi strumenti straordinari si preparano a catturare le onde gravitazionali prodotte dall'incredibile esplosione dalla quale è nata la materia. Non è fantascienza, ma una delle nuove promesse della fisica; parola di Kip Thorne, uno dei pionieri della ricerca sulle onde gravitazionali nonché teorico della possibilità di viaggiare tra le stelle sfruttando i cunicoli dello spazio-tempo e consulente per il film Interstellar, di Christopher Nolan.

"Più di 400 anni fa Galileo aveva rivolto il cannocchiale al cielo, aprendo una nuova pagina dell'astronomia che ancora oggi continua a dare risultati; adesso la ricerca sulle onde gravitazionali sta proponendo uno scenario nuovo", ha detto Thorne all'ANSA. Professore emerito del California Institute of Technology (Caltech), Thorne si trova a Venezia per seguire il convegno internazionale della Società Europea di Fisica (Epr), organizzato da organizzata da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e università di Padova, ed è stato premiato dai fisici europei insieme al tedesco Rainer Weiss e all'americano Barry Barish, per il suo contributo alla ricerca sulle onde gravitazionali, in particolare per il contributo dato alla realizzazione di Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), il rivelatore che ha visto le prime onde gravitazionali e che le ha analizzate insieme alla collaborazione Virgo dell'osservatorio europeo Ego (European Gravitational Observatory), fondato e finanziato da Infn e Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs).

Come Galileo, "Ligo si è rivolta verso il cielo, scoprendo un segnale mai visto; quello prodotto dalla collisione di due buchi neri, e aprendo in questo modo le porte a una nuova astronomia, quella gravitazionale", ha osservato Thorne. I suoi 77 anni spariscono sulla scia dell'entusiasmo con il quale parla del futuro e della possibilità di poter ascoltare le vibrazioni che continuano a percorrere lo spazio-tempo da più di 13 miliardi di anni, generate subito dopo il Big Bang.

Gli strumenti che permetteranno di farlo, secondo il fisico americano, saranno i due rivelatori di Ligo che molto presto lavoreranno in tandem con Virgo, che si trova in Italia, a Cascina (Pisa) e che si prepara a raccogliere dati nella sua versione avanzata, e poi i tre satelliti della missione Lisa (Laser Interferometer Space Antenna) dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), progettata per catturare dallo spazio i segnali delle onde gravitazionali.

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