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La sonda Juno punta verso il misterioso 'occhio' di Giove

Appena concluse le celebrazioni per il suo primo anno in orbita, la sonda Juno della Nasa si prepara ad uno dei momenti più attesi della sua missione intorno a Giove: il sorvolo della Grande macchia rossa, la tempesta più grande del Sistema solare che infuria da oltre 350 anni disegnando un misterioso 'occhio' largo più di 16.000 chilometri.

Il passaggio ravvicinato è previsto per martedì 11 luglio: alle 3:55 del mattino (ora italiana) Juno 'sfiorerà' il pianeta gigante passando a 3.500 chilometri dalla sua copertura nuvolosa. Dieci minuti e 33 secondi più tardi, la sonda avrà percorso altri 39.771 chilometri e si troverà esattamente sopra la Grande macchia rossa, a 9.000 chilometri di altezza sulle nubi. Per catturare quante più informazioni possibili, Juno affronterà questo momento con tutti e otto i suoi strumenti scientifici accesi, compreso l'italiano Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), progettato per studiare la dinamica e la chimica delle aurore gioviane nel vicino infrarosso.

"La misteriosa Grande macchia rossa è probabilmente la caratteristica più nota di Giove", spiega Scott Bolton, responsabile della missione Juno presso il Southwest Research Institute di San Antonio. "Questa enorme tempesta - aggiunge - ha infuriato per secoli sul più grande pianeta del Sistema solare". Dal 1830 l'uomo ha potuto monitorarla da lontano, ma ora, per la prima volta, "Juno con i suoi strumenti scientifici, in grado di penetrare le nubi, vi si tufferà dentro per vedere quanto sono profonde le radici della tempesta e per capire come funziona e cosa la rende così speciale".

Quello di martedì sarà il sesto sorvolo di Juno, che il 5 luglio 2016 alle 4:30 del mattino (ora italiana) ha compiuto un anno nell'orbita di Giove 'macinando' più di 114 milioni di chilometri. I dati scientifici raccolti in questa prima parte della missione ritraggono Giove come un pianeta turbolento, con una struttura interna particolarmente complessa, aurore polari energetiche e colossali cicloni polari.

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