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Pesce a tavola, ma occhio alla conservazione dal negozio a casa

(ANSA) - ROMA, 07 AGO - Buste termiche e siberini per garantire al pesce la giusta conservazione, prestando molta attenzione anche dopo l'acquisto, una fase che spesso viene trascurata. Un imperativo sempre, ma sopratutto con le alte temperature dell'estate, quando i consumi arrivano a toccare, secondo un sondaggio di Api Associazione Piscicoltori Italiani, i 29 Kg pro capite registarti nel 2022, con una produzione per quello di allevamanto di 53 mila tonnellate. Sono i suggerimenti di stagione del veterinario Sirio Fiorese, responsabile qualità e sicurezza di Orobica Pesca, azienda storica bergamasca tra le principali realtà italiane per la commercializzazione di prodotti ittici che in estate mobilita quotidianamente quasi 8,5 mila Kg tra fresco e congelato destinati alla ristorazione e al consumatore finale. In particolare occorre fare attenziione ai prodotti mangiati crudi, ma anche per quelle specie come tonni, tonnetti, sgombri, alici e aringhe, che a seguito di interruzioni della catena del freddo, possono sviluppare naturalmente istamina; si tratta di una tossina che potrebbe causare delle reazioni simil-allergiche, che resiste anche alla cottura.
    Un'estate quella 2023 che si preannuncia all'insegna di qualità di prodotto, grazie ad un'attenzione costante per il mantenimento della catena del freddo che il prodotto ittico richiede per la sua giusta conservazione. Un alimento ricco di proteine altamente digeribili, e quindi leggero, ma al tempo stesso fonte di preziosi nutrienti quali vitamine, sali minerali e Omega 3 indispensabili nei mesi di caldo estivo. (ANSA).
   

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