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In Europa 19 neonati colpiti dal virus E11, tre in Italia

Dal 2022 al 17 luglio 2023, sono stati segnalati in Europa 19 casi di grave infezione da Echovirus 11, o E11, in neonati, di cui 3 casi si sono verificati in Italia, 9 in Francia, 2 in Croazia, 4 in Svezia, 2 in Spagna. A questi si aggiungono due casi nel Regno Unito. Nove sono stati in tutto i neonati deceduti. Lo rende noto l'ultimo aggiornamento del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) che però tranquillizza: in base al "verificarsi molto raro di infezioni così gravi e sulla base delle informazioni disponibili, l'Ecdc valuta come basso il rischio per la popolazione neonatale nell'Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo".

Gli enterovirus, tra cui rientra E11, sono trasmessi per via fecale, orale, respiratoria o durante il parto. Il sintomo più caratteristica dell'infezione da E11 nei neonati è l'epatite fulminante che si presenta con irrequietezza, vomito, ittero, ipoglicemia ma può essere associata a sepsi, miocardite e meningite. L'Ecdc "sta monitorando attentamente e incoraggia gli Stati membri a segnalare" qualsiasi caso sospetto.

Per quanto riguarda l'Italia, a giugno sono stati segnalati dall'Italia due casi di epatite fulminante legata all'infezione da E11 in fratelli gemelli prematuri e un terzo caso in un neonato ricoverato in terapia intensiva. I virus isolati dai casi in Italia appartengono allo stesso cluster di quelli isolati in Francia e, scrive l'Ecdc, "sono necessari ulteriori dati per valutare se questo nuovo lignaggio causi malattie più gravi".

L'attenzione sul tema era stata portata, il 4 giugno 2023, dalle autorità francesi che hanno informato di un aumento dell'infezione neonatale grave da E11 nei neonati a partire dal luglio 2022. Austria, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo non hanno osservato un aumento delle infezioni gravi rispetto agli anni precedenti. 

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