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L'IA aiuta a evitare carenze o eccessi nell'acquisto di farmaci

Scongiurare carenze o eccesso di acquisti di farmaci grazie ad una web app in grado, attraverso un algoritmo, di supportare le centrali d'acquisto per il calcolo del fabbisogno farmaceutico negli appalti pubblici. A metterla a punto, dopo aver indagato le incongruenze nella determinazione dei fabbisogni per le forniture di farmaci è lo Steinbocc Project, realizzato dalla Liuc-Università Cattaneo, in collaborazione con Egualia, associazione di aziende produttrici di generici e biosimilari.

Lo studio prende in esame dati per le gare bandite dal 2016 al 2021 e riferite a un antibiotico, un anestetico e un antitumorale: 3 principi attivi analizzati a livello regionale, tutti a brevetto scaduto, la cui ottimizzazione dei consumi sarebbe un'importante risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale. "L'analisi ha evidenziato forti scostamenti fra il consumo effettivo e le richieste di approvvigionamento da parte delle stazioni appaltanti - spiega Emanuela Foglia, ricercatrice presso la Liuc -. In alcuni casi viene sovrastimato il fabbisogno, creando gravi disagi alle aziende farmaceutiche, impossibilitate a programmare la produzione in modo efficiente; in altri contesti si sottostima fabbisogno, costringendo le strutture sanitarie acquistare a costi maggiori fuori gara, o approvvigionandosi all'estero". Dallo studio emergono due elementi cruciali per rendere efficienti i processi d'acquisto: l'aggregazione e accentramento delle gare a livello regionale per ridurre la frammentazione delle richieste provenienti da Asl e ospedali e l'individuazione del prezzo ottimale al di sotto del quale aumenta la probabilità di gare deserte.
"Lo studio - afferma Massimiliano Rocchi, vicepresidente Egualia - conferma quanto le farmaceutiche denunciano: la frammentazione regionale e sulla insostenibilità economica dei modelli di acquisto pubblici in gare per farmaci fuori brevetto, basati su un unico aggiudicatario al prezzo più basso. È indispensabile introdurre anche per i farmaci fuori brevetto di sintesi chimica, come già è per i biosimilari, la regola degli accordi quadro con più fornitori, con quote predeterminate".   

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