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Tornano i limoni per la ricerca della Fondazione Veronesi

(ANSA) - ROMA, 07 FEB - Dal primo al 15 marzo, nei supermercati italiani, torna la settima edizione de 'I limoni per la ricerca', il progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Umberto Veronesi e Citrus l'Orto Italiano per finanziare il lavoro di medici e ricercatori che dedicano la propria vita alla ricerca scientifica sui tumori.
    I limoni siciliani varietà primofiore, chiamati così perché sono ottenuti dalla prima fioritura delle piante, saranno venduti in speciali retine da 500 grammi nei supermercati, ipermercati e discount che aderiscono all'iniziativa. Per ogni retina, venduta al costo di 2 euro, saranno devoluti 40 centesimi a Fondazione Veronesi per finanziare eccellenti ricercatori e ricercatrici: questo esempio virtuoso di collaborazione, nelle precedenti edizioni ha permesso di finanziare il lavoro annuale di 38 medici e ricercatori.
    "Fondazione Veronesi - spiega il direttore generale Monica Ramaioli - da oltre 20 anni sostiene una ricerca scientifica d'eccellenza per la prevenzione e la cura dei tumori e, proprio per questo, finanziamo sempre più numerosi scienziati capaci di pensare e agire contemporaneamente da ricercatori e da clinici, impegnati a trovare soluzioni di cura immediate e sempre più efficaci per i pazienti di oggi e di domani".
    "L'interesse nei confronti del progetto aumenta di anno in anno e si traduce nel coinvolgimento di un numero sempre maggiore di punti vendita sensibili e preziosi per la buona riuscita della raccolta fondi", racconta Marianna Palella, ceo e Founder di Citrus l'Orto Italiano, che da anni si impegna a valorizzare l'ortofrutta italiana attraverso filiere etiche e rispettose dell'ambiente e dei lavoratori.
    "Anche quest'anno con grande entusiasmo - conclude Marco Bianchi, food mentor e testimonial dell'iniziativa - ho deciso di rinnovare la mia vicinanza a questo importante progetto, che permetterà di finanziare numerosi ricercatori e ricercatrici quotidianamente impegnati per migliorare la salute di tutti noi". (ANSA).
   

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