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Tumore collo utero, ancora troppi casi nel mondo. 600mila anno

Nel mondo ancora troppi casi di cancro del collo dell'utero, 600 mila l'anno, e troppi decessi (13 nuovi casi l'anno ogni 100 mila donne che è di più dell'obiettivo che si è dato l'OMS per il 2030, ovvero di arrivare a un'incidenza di soli 4 casi per 100 mila), 340 mila l'anno (7 decessi l'anno ogni 1000 mila donne), per questo tumore in gran parte prevenibile grazie alla disponibilità dei vaccini contro il papillomavirus e grazie agli screening preventivi semplici ed economici con il paptest. Sono i dati resi noti sulla rivista Lancet Global Health da Deependra Singh, della International Agency for Research on Cancer (IARC) / OMS in Francia, sulla base dei dati del registro IARC GLOBOCAN su 195 paesi del mondo.

I tassi variavano significativamente tra i Paesi, con una differenza di 40 volte nei casi e di 50 volte nei decessi: si va da due casi in Iraq a 84 casi in Eswatini per 100.000 donne all'anno; mentre i tassi di mortalità variano da un decesso in Svizzera a 56 decessi in Eswatini per 100.000 donne all'anno.

Tra i Paesi che hanno registrato il maggior calo medio annuo dei tassi di incidenza figurano il Brasile (8%), la Slovenia (7%), il Kuwait (7%) e il Cile (6%); mentre i maggiori aumenti dei tassi si sono registrati in Lettonia (4%), Giappone (3%), Irlanda (3%), Svezia (3%), Norvegia (2%), Irlanda del Nord (2%), Estonia (2%) e Cina (2%).

 "I casi di cancro al collo dell'utero sono molti di più della soglia concordata dall'iniziativa dell'OMS per l'eliminazione di questo tumore nella maggior parte dei Paesi - afferma l'altra autrice Valentina Lorenzoni, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa - il che indica che c'è ancora molto lavoro da fare prima del 2030. Sebbene la diminuzione degli screening preventivi dovuta alla pandemia possa aver lasciato donne suscettibili, la pandemia ha anche favorito l'introduzione del test HPV fai-da-te, offrendo nuove possibilità di aumentare la copertura dello screening. Altri nuovi progressi, come l'ablazione termica per il trattamento delle lesioni precancerose, l'uso dei telefoni cellulari per migliorare il follow-up dopo lo screening e l'uso dell'intelligenza artificiale per migliorare la valutazione visiva delle lesioni, possono essere utilizzati anche in contesti con scarse risorse per ridurre i tassi di cancro cervicale". 

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