Le risorse previste dalla legge di bilancio per il 2022 per finanziare il Servizio sanitario nazionale non sono "adeguate" a garantire "sostenibilità della programmazione sanitaria", per il proseguimento delle misure di gestione della pandemia e per i maggiori costi emergenti: serve "un finanziamento aggiuntivo" di almeno "4 miliardi" per quest'anno. Lo evidenzia Raffaele Donini, assessore emiliano-romagnolo che coordina la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in una lettera indirizzata al presidente Massimiliano Fedriga e a Davide Caparini, coordinatore della Commissione Affari finanziari.
Regioni e Province autonome sono "preoccupate per le criticità che riguardano il fabbisogno di personale, dipendente e convenzionato" del Servizio sanitario nazionale. "L'indisponibilità di un numero adeguato di operatori sanitari, a partire dai medici e dagli infermieri rappresenta una criticità che richiede interventi immediati e che presuppone, in prospettiva, una vera e propria riforma del settore", aggiumge Raffaele Donini nella lettera al presidente Fedriga e a Caparini.
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