C'è Voices, progetto Ue per migliorare assistenza pediatrica

(ANSA) - PISA, 16 MAR - Promuovere il coinvolgimento di bambini e adolescenti nel miglioramento dell'assistenza sanitaria. E' l'obiettivo di "Voices", progetto unico al mondo, cofinanziato dalla Commissione europea, che coinvolge quattro ospedali pediatrici europei (Children's university hospital in Lettonia, Azienda ospedaliero-universitaria Meyer di Firenze in Italia, New children's hospital in Finlandia, Erasmus Mc Sophia children's hospital nei Paesi Bassi) in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che fa da coordinatore, e Unicef Italia.
    Nell'ambito di questo progetto dal prossimo agosto sarà chiesto a bambini e adolescenti di fornire un riscontro sui servizi ricevuti e sulla loro esperienza in ospedale. I risultati ottenuti, spiega la Sant'Anna in una nota, "saranno analizzati e utilizzati per rendere l'esperienza di ospedalizzazione la più positiva possibile, sia a livello locale sia internazionale: il progetto mira a rafforzare il diritto dei minori a essere ascoltati, promuovendo il loro coinvolgimento nella valutazione e nel miglioramento della qualità dell'assistenza sanitaria negli ospedali pediatrici e per raggiungere questo obiettivo la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in particolare all'interno del Laboratorio Management e Sanità, coordinerà le attività per realizzare un'indagine sull'esperienza dei pazienti pediatrici in ospedale, e rendere disponibile una piattaforma dati per confrontare i risultati di esperienza di almeno 16 mila bambini e adolescenti nei quattro ospedali pediatrici". Per gli ospedali pediatrici è invece un modo per promuovere l'assistenza centrata sulla persona, coinvolgendo i minori e i loro genitori nel processo per rendere la loro esperienza, all'interno della struttura sanitaria, la migliore possibile. I quattro ospedali partecipanti potranno confrontare i dati ottenuti durante il progetto, per valutare i punti di forza di ciascun ospedale, identificare nuove opportunità di sviluppo e imparare gli uni dagli altri. (ANSA).