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Covid: 12.764 positivi, 89 vittime. Tasso positività all'1,8%, +14 terapie intensive

Sono 12.764 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, ieri erano stati 7.975. Sono invece 89 le vittime in un giorno, in aumento rispetto a ieri, quando erano state 65. Sono 194.270 gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, 4.627 in più nelle ultime 24 ore.

 Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 5.028.547, i morti 133.828. I dimessi e i guariti sono invece 4.700.449, con un incremento di 8.041 rispetto a ieri. Boom di tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia: sono 719.972 secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 276.000. Di conseguenza il tasso di positività è all'1,8 %, in calo rispetto al 2,9% di ieri. Sono invece 683 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 14 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 64. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 5.227, ovvero 92 in più rispetto a ieri. 

L'obbligo di mascherine all'aperto è "un'ipotesi sulla quale stiamo facendo una riflessione, sottolineando però che già oggi la mascherina all'aperto è obbligatoria nei casi in cui si verificano assembramenti, ma mi rendo conto che ci può essere la necessità di rimarcare in modo più chiaro e più netto questa regola in un momento così delicato". Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a 'Un altro giorno' su Rai1. "Stiamo affrontando un periodo per cui è ragionevole pensare che nelle nostre strade ci possa essere una forte concentrazione di persone. E' ovvio che stiamo facendo una riflessione, valuteremo nei prossimi giorni".

E sono diversi i sindaci in pressing su questa misura di prevenzione. A Torino mascherine obbligatorie all'aperto dal 2 dicembre al 15 gennaio in centro e nelle zone più affollate, ossia nella zona corrispondente alla Ztl, nelle aree mercatali e della movida e in tutti i luoghi dove l'assembramento aumenta il rischio di contagio.

"Domani si riunisce la Commissione tecnico scientifica Cts dell'Aifa: solitamente noi abbiamo sempre approvato quello che approvava l'Ema anche a distanza di poche ore. Direi che l'urgenza stringente in questo caso non c'è, perchè devono arrivare le preparazioni vaccinali che, ricordo, sono pari ad un terzo rispetto a quelle che si fanno agli adolescenti e quindi in ogni caso i vaccini arriveranno verso metà dicembre". Così il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, Giorgio Palù, a Porta a porta, in merito alla attesa pronuncia dell'Aifa sulla vaccinazione per i bambini tra 5 e 11 anni.

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