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Bocca 'spia' di malattie, rafforzare il dialogo tra i dentisti e gli altri medici specialisti

RIMINI - "Nella bocca si nascondono sintomi di malattie che coinvolgono il resto dell'organismo, a volte anche non ancora diagnosticate. Per questo gli esperti della salute orale hanno un ruolo importante di cura e prevenzione di altre patologie e dovrebbero fare sistema con altre società medico-scientifiche". Questo l'invito che arriva da Franco Vimercati, presidente della Federazione Italiana di società scientifiche (Fism), intervenuto oggi all'apertura ufficiale del 20/mo congresso della Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp) al Palaconcongressi di Rimini.
    L'odontoiatra ha, nel cavo orale, "una porta d'ingresso sulla salute di tutto l'individuo, perché funziona da spia per molte condizioni patologiche. Ad esempio - ha sottolineato Vimercati - la bulimia comporta una alterazione della flora batterica orale, che può esser collegata a una perdita precoce di denti, anche in assenza di altri fattori di rischio specifici". Numerosi studi dimostrano come i problemi delle gengive coinvolgono il sistema cardiocircolatorio e sono associati a un maggior rischio di ipertensione. "E' ben nota - aggiunge Nicola Sforza, presidente eletto Sidp - la connessione biunivoca tra infiammazione gengivale e diabete. Questo ci ha portato a un accordo con la Società italiana di Diabetologia (Sid) e l'Associazione Medici Diabetici (Amd) per produrre linee guida, un opuscolo e un decalogo di igiene orale domiciliare per pazienti diabetici".
    Alcuni studi, inoltre indagano la relazione tra parodontite e placche amiloidi in pazienti con Alzheimer, mentre diversi già confermano l'associazione con patologie reumatiche e fegato grasso. L'odontoiatra, precisa Sforza, "visita molti pazienti, di tutte le età e spesso dello stesso nucleo familiare, quindi si trova nelle condizioni ideali per intercettare segni precoci di malattie sistemiche e per indirizzare rapidamente il paziente verso lo specialista più appropriato, che a sua volta dovrà essere sensibilizzato sulle correlazioni pericolose con le malattie del cavo orale". La Fism riunisce oggi 195 società scientifiche, dalla pediatria alla cardiologia, dalla reumatologia alle malattie metaboliche. "Ci mettiamo a disposizione - conclude Vimercati - per promuovere una collaborazione ancora maggiore, tra odontoiatri e altri clinici". 
   

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