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Covid: cellule-spia ne misurano gravità con un semplice test

(ANSA) - ROMA, 06 OTT - Grazie a un semplice test che misura la presenza nel sangue di cellule 'spia' del danno vascolare è possibile individuare in anticipo i pazienti più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19. Lo dimostra uno studio dell'Ospedale Sacco di Milano e dell'Istituto Europeo di Oncologia, i cui risultati preliminari sono stati presentati al convegno digitale "Real-Time Monitoring of Endothelial damage during Covid-19. Why is it needed?", organizzato dalla Fondazione Internazionale Menarini.
    "Le complicanze vascolari e trombotiche sono una delle cause più importati della mortalità da Covid, fino a ora difficilmente prevedibili", commenta Massimo Galli, responsabile Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco. Su questo aspetto si è concentrato lo studio, condotto su 17 pazienti, per esaminare il ruolo delle cellule endoteliali che rivestono le pareti dei vasi sanguigni e del cuore. Se danneggiate dall'infezione da Sars-Cov-2, cellule dell'endotelio, infatti, si sfaldano, vengono rilasciate nel sangue e diventano causa di complicanze trombotiche. La buona notizia, però, è che queste cellule endoteliali circolanti (CEC), sono un potenziale nuovo marker della gravità del Covid-19, perché rappresentano una spia del danno vascolare causato dal virus. "Abbiamo notato - spiega Agostino Riva, infettivologo del Sacco, coordinatore dello studio - come la quantità delle CEC sia legata alla gravità della malattia. Misurarne la presenza grazie a un semplice test del sangue, può dunque costituire un bio-marcatore per la scelta di cure in grado di ridurre complicanze fatali". I nuovi dati confermano l'ipotesi che il Covid-19, nelle sue forme gravi, sia una patologia endoteliale ancor più che polmonare. (ANSA).
   

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