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Hiv, App fHIVe aiuta a facilitare diagnosi e accesso a cure

Una app per far semplificare l'accesso alle cure e un servizio di armadietti 'intelligenti' per il ritiro programmato dei farmaci antiretrovirali. Sono i due progetti vincitori di 'Devs for Health', il primo Hackathon online sull'Hiv, promosso da Gilead Sciences. Si chiama "fHIVe: cinque azioni contro la paura", la app nata da un'idea di Elena Pezzetta, che offre insieme 5 servizi: profila l'utente, lo sensibilizza, lo informa sul test, semplifica il rapporto con i medici, tutela la sua privacy. Grazie a un quiz iniziale, l'applicazione suggerisce la probabilità che si sia o meno entrati a contatto con il virus. Nelle sue sezioni è possibile trovare una mappa dei centri più vicini dove è possibile fare il test dell'Hiv ma il core dell'App è la sezione dedicata a semplificare l'accesso alle cure, automatizzando la richiesta di farmaci .

Cerca di semplificare l'accesso alle terapie, evitando viaggi per il ritiro e code nelle farmacie ospedaliere, il progetto Unlock 4/90. Il ritiro dei farmaci, infatti, può essere difficile da gestire per i pazienti che lavorano o per chi abita lontano dall'ospedale che li dispensa. Tanto che, in molti casi, questo rappresenta una causa della mancata aderenza alla terapia. Con Unlock 4/90, ideato da Maria Floriana Alaia, l'utente, dopo aver effettuato la registrazione tramite app, il paziente può scegliere il centro ospedaliero più comodo e programmare giorno e ora del ritiro dei farmaci, che saranno stati collocati dal farmacista in uno degli armadietti dello smart locker in una zona lontana da occhi indiscreti. Una menzione speciale è andata infine al progetto PGP Medical Card, il cartoncino salva la vita messo a punto da Luca Innocenti, da tenere nel portafoglio e da mostrare solo al personale sanitario. Dentro ci sono i dati sanitari del proprietario scritti in modo crittografato, a completa tutela della privacy e senza i problemi tipici delle soluzioni digitali, come la batteria dello smartphone scarica. "In 30 anni abbiamo messo a disposizione di pazienti e medici farmaci sempre più efficaci, oggi in grado di azzerare la carica virale e rendere l'infezione non trasmissibile", dichiara Cristina Le Grazie, direttore medico Gilead Sciences Italia. "L'innovazione - aggiunge - rimane la cifra del nostro impegno anche fuori dai laboratori di ricerca: con 'Devs for Health' abbiamo voluto applicare l'Open Innovation nella lotta all'Hiv insieme a medici e pazienti. Abbiamo aperto a nuove competenze e la qualità dei progetti vincitori ci dice che abbiamo preso la strada giusta per proseguire la lotta all'Hiv anche al di là dell'ambito terapeutico".

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