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Coronavirus: Galli,programmare fase 2 solo con test

(ANSA) - ROMA, 8 APR - Non si può programmare la fase 2 senza colmare l'attuale "carenza dispositivi diagnostici", ha detto l'infettivologo Massimo Galli dell'ospedale Sacco Milano, nel dibattito organizzato dalla pagina Facebook 'Coronavirus - Dati e analisi scientifiche'. "Dobbiamo interrogarci sul perché l'Italia non abbia messo in piedi linee di diagnostica per passare alla fase 2, oggi prematura, ma da programmare altrimenti si rischia di spalmare la ripresa in un tempo infinito o anticipata, con il rischio di nuovi focolai". Secondo Galli e il fisico Federico Ricci Tersenghi dell'Università La Sapienza di Roma, sarebbero circa un milione i casi di infezione da SarsCoV2 in Italia. Lo hanno detto nel dibattito organizzato dalla pagina Facebook 'Coronavirus - Dati e analisi scientifiche'. "E' inutile dire che l'Italia ha il tasso letalità più alto del mondo, in realtà - ha detto Galli - ha il denominatore più sballato del mondo: manca il 90% di chi ha l'infezione. Circa un milione l'ha incontrata".
   

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