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Coronavirus, due sostanze nel sangue ne predicono l'evoluzione

L'incremento dei livelli di due sostanze nel sangue può predire l'evoluzione e la gravità dell'infezione COVID-19 determinata dal nuovo coronavirus. Si tratta delle sostanze citochina interleuchina-6 (IL-6) e il recettore dell'interleuchina-2 (IL-2R): i ricercatori cinesi del Tongji Hospital della città di Wuhan hanno infatti scoperto che l'aumento del livello nel siero delle due sostanze può indicare l'evoluzione verso una forma grave di polmonite nei pazienti infettati dal nuovo coronavirus. Lo studio è pubblicato sul Chinese Journal of Tuberculosis and Respiratory Diseases.

I sintomi clinici di alcuni pazienti con COVID-19 hanno dimostrato che la malattia peggiora dopo l'ospedalizzazione nell'arco di una-due settimane, causando la cosiddetta 'tempesta citochinica', ovvero una reazione eccessiva da parte del sistema immunitario. E' dunque importante trovare un metodo per predire o almeno diagnosticare precocemente tale 'tempesta' di citochine. Per questo, i ricercatori hanno selezionato 29 pazienti con COVID-19, dividendoli in tre gruppi a seconda della gravità delle loro condizioni. Hanno così rilevato che i pazienti in condizioni più critiche presentavano le maggiori concentrazioni di IL-2R e IL-6, mentre i pazienti con polmonite lieve presentavano le concentrazioni minori.

Il risultato ottenuto, spiegano i ricercatori, indica che l'incremento del livello di queste due sostanze dovrebbe dunque predire la gravità del COVID-19 e la sua prognosi, in modo da poter predisporre trattamenti precoci e personalizzati. 
   

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