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Il 'Nobel dei farmaci' al vaccino vivo contro l'herpes zoster

Il vaccino a virus vivo attenuato per la prevenzione dell'Herpes Zoster e della sua più dolorosa complicanza, la nevralgia Post-Erpetica, Zostavax (Msd Italia) si è aggiudicato il Nobel dei farmaci, premio Galeno, nella categoria 'Real World Evidence' confermando il suo profilo di sicurezza, efficacia e tollerabilità.
    Lo rende noto la stessa Msd sottolineando che ad oltre 10 anni dall'immissione in commercio e in seguito alla progressiva introduzione nei programmi nazionali di immunizzazione, si sono accumulati numerosi dati sull'impatto e sull'effectiveness del vaccino. In tutto il mondo, grazie alle sue caratteristiche immunologiche innovative, l'impatto del vaccino è stato sempre più evidente, in particolare nei paesi con campagne vaccinali organizzate per l'adulto anziano.

"Il vaccino ha un notevole e positivo impatto sociale in relazione all'elevato numero di casi di herpes zoster, circa 157.000 nei soggetti di età pari o superiore ai 50 anni registrati annualmente in Italia. Gli studi condotti nel real word hanno documentato un'efficacia del vaccino superiore al 50% per la prevenzione da herpes zoster e superiore al 70% per la prevenzione della nevralgia post-erpetica. Anche il profilo di sicurezza del vaccino è stato costantemente confermato in oltre 10 anni di studi nel real-world setting", si legge nella motivazione del Comitato Scientifico del Prix Galien Italia 2019, coordinato dal Professor Pier Luigi Canonico. Il Virus della Varicella Zoster contratto in giovane età permane nei gangli nervosi. Il vaccino, prevenendo la riattivazione del virus, previene l'Herpes Zoster e, soprattutto, la sua dolorosa e invalidante complicanza, la Nevralgia Post Erpetica (PHN).

"La Real World Evidence nel campo dei vaccini - afferma Nicoletta Luppi, presidente e Amministratore Delegato di Msd Italia - rappresenta a tutti gli effetti una componente chiave in un approccio sostenibile di Sanità Pubblica, soprattutto quando rivolgiamo la nostra attenzione nei confronti di fasce d'età più fragili". Si stima che nel mondo siano state vaccinate oltre 34 milioni di persone.
   

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