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Farmaci: Scaccabarozzi, crescita industria non più a 2 cifre

ROMA - "Incertezza politica" e "nuovi scenari economici" pesano sull'industria farmaceutica italiana e i "primi segni negativi già si vedono: abbiamo una produzione che continua a crescere ma non cresce più a 2 cifre, è chiaro non si può sempre crescere sempre nello stesso modo ma noi guardiamo a questi dati con attenzione". Così Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, intervenendo durante il convegno 'L'Industria Manifatturiera Farmaceutica italiana: scenario di riferimento e prospettive di sviluppo al 2030', tenutosi presso la Sala Zuccari del Senato.
    Quella farmaceutica, ha spiegato a margine, "è un'industria cresciuta del 20% negli ultimi anni, a fronte di altre che non crescevano, e rappresenta quindi un asset invidiabile". Ma "un piccolo segnale di rallentamento iniziamo a vederlo". Sulla flessione registrata, "pesa l'incertezza politica che ha contrassegnato gli ultimi mesi il nostro Paese", ma non solo. "A incidere - aggiunge Scaccabarozzi - è anche la politica dei dazi portata avanti negli Stati Uniti, così come la crescente concorrenza di mercati emergenti, che guardano con invidia alla nostra leadership. Oggi l'Italia è un Paese sotto attacco da parte di chi vuole raggiungere la nostra posizione". Quindi l'appello al Governo Conte bis: "ciò di cui abbiamo bisogno è un periodo di stabilità ma anche di dialogo, perché quando c'è dialogo possono esser dati, a chi governa, elementi per valutare meglio le scelte più adeguate. Chiediamo, quindi, di poter dire la nostra sui temi che ci riguardano".
   

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