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Al congresso europeo, pieno di premi per ricercatori italiani che studiano il diabete

Un 'pieno' di premi e riconoscimenti ai ricercatori italiani al Congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd). Gli italiani Giuseppe Daniele (università di Pisa), Ernesto Maddaloni (università Campus Biomedico di Roma) e Teresa Mezza (università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) hanno infatti conseguito il prestigioso riconoscimento della European Foundation for the Study of Diabetes (EFSD) denominato Future Leaders Mentorship Programme for Clinical Diabetologists.
    Mezza è inoltre risultata vincitrice per le sue ricerche sulla plasticità delle cellule pancreatiche anche di uno dei sei prestigiosi premi elargiti annualmente dall'EASD, il Rising Star Fellowship Programme che mira a individuare giovani ricercatori promettenti e innovativi che svolgano la loro attività in Europa. Mezza è la seconda italiana di sempre ad ottenere questo riconoscimento.
    "E' un orgoglio per l'intera comunità diabetologica italiana e per la Società Italiana di Diabetologia (SID) – afferma il presidente Sid Giorgio Sesti – in considerazione che su 5 premi ben tre sono stati conseguiti da ricercatori Italiani". Dalla sua fondazione nel 1999, l'EFSD ha già elargito oltre 100 milioni di euro per sostenere la ricerca sul diabete. Presidente dell'EFSD è il professor Stefano Del Prato, già presidente della Società Italiana di Diabetologia. La Sid ha inoltre finanziato 22 educational travel grants che hanno consentito ad altrettanti giovani soci, medici e non medici, di presentare i risultati delle proprie ricerche al Congresso annuale EASD 2017 in corso a Lisbona. 
   

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