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Hanno il diabete 5 mila ragazzi, ma più di 1 su 2 non rispetta la terapia

In Italia, su 20.000 i bambini con diabete tipo 1, gli adolescenti sono circa 5.000. Oltre uno su due non rispetta la terapia. È quanto emerge da un un simposio dedicato all'adolescente con diabete mellito al 73esimo congresso della SIP, Società italiana di Pediatria, a Napoli.
 

Sia nei casi in cui il diabete insorga nell'infanzia che in età prepuberale, l'adolescenza rappresenta quasi sempre un momento critico. C'è da stare attenti alla somministrazione di insulina, al valore delle glicemie, a un'alimentazione controllata e all'esercizio fisico, tra l'insofferenza dei ragazzi alle regole e i genitori che talvolta 'allentano' un po' il controllo . "In oltre un caso su due l'adolescenza determina un peggioramento del compenso metabolico, un fattore di rischio per episodi di ipoglicemia e chetoacidosi- spiega Franco Cerutti, Presidente Siedp, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica - questo è riconducibile non solo a fattori fisici come i cambiamenti ormonali, ma anche al minor coinvolgimento dei genitori nella gestione della malattia, alla minore adesione alle regole della terapia insulinica, e all'assunzione di atteggiamenti di sfida tipici dell'adolescenza". E' in questo periodo che si assiste infatti al maggior numero di "burnout" con il rischio che i ragazzi si allontanino dalla terapia. "Più della metà degli adolescenti con diabete tende ad andare in crisi sia con la famiglia che con i medici- aggiunge- bisogna mettere in atto strategie per conquistare la loro attenzione e motivarli all'autogestione". In Campania, ad esempio, già nel 2000 al centro regionale 'G.Stoppoloni' è nata una chatline dedicata agli adolescenti del centro, con la possibilità di interagire con i medici, che poi nel 2016 e'approdata come gruppo sul servizio di messaggistica instantanea Telegram. Con 'L'isola pancreatica che non c'è' i ragazzi si sono aperti, tanto che alcuni si sono resi disponibili a spiegare il diabete ai coetanei nelle scuole.

In Italia buon controllo malattia tra i ragazzi
La metà degli adolescenti con diabete va in crisi con le terapie ma in Italia vi e' comunque una buona gestione della malattia 1 tra i ragazzi, rispetto anche ad altre realtà come gli Usa.

Secondo una recente Survey internazionale, infatti, il nostro Paese è risultato al primo posto nel mondo per il minor numero di bambini ed adolescenti con diabete in cattivo controllo metabolico con un valore chiave, quello di emoglobina glicosilata (HbA1c) che rappresenta la misura più affidabile di controllo metabolico inferiore al 9%. Il target ottimale è 7%, negli Usa solo il 17% dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni lo raggiunge, rispetto all'Italia, in cui la soglia di adolescenti raggiunge il 40%. È quanto emerge da un un simposio dedicato all'adolescente con diabete mellito al al 73esimo congresso della SIP, Società italiana di Pediatria, a Napoli. "Questo non deve molto sorprenderci se consideriamo che l'Italia è un Paese nel quale la Diabetologia Pediatrica è ben rappresentata - spiega Franco Cerutti, Presidente Siedp , Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica -esistono numerosi Centri di Diabetologia Pediatrica ed un ottimo Gruppo di Studio sul Diabete della SIEDP che comprende circa 150 Pediatri Diabetologi provenienti uniformemente da tutto il territorio nazionale. Tuttavia ci resta ancora molta strada da fare, in particolare serve un approccio comunicativo empatico per la gestione dell'adolescente con diabete: occorre motivarlo all'assunzione di responsabilità e condividere il regime terapeutico più adeguato".

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