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Calo del settore manifatturiero nell'automotive tedesco

Con la transizione ecologica in atto nel settore dell’automotive, l’industria automobilistica tedesca ha perso il 9% dei posti di lavoro nel settore manifatturiero dal 2013, in base ai dati dell'Agenzia federale tedesca per il lavoro. Lo afferma Oliver Falck, direttore dell'ifo Center for Industrial Organization and New Technologies, all’interno di un articolo per ifo Schnelldienst.

“Stiamo assistendo a una deindustrializzazione del settore automobilistico causata dal passaggio alla mobilità elettrica - spiega Falck - la produzione di batterie, i servizi software e i modelli di business digitali compensano già parte della perdita e potrebbero farlo sempre più in futuro”. “Per ora le case automobilistiche stanno ancora producendo veicoli con entrambi i tipi di motore - afferma Falck - negli anni a venire, la graduale eliminazione di queste strutture parallele accelererà ulteriormente i tagli di posti di lavoro nel settore manifatturiero”.

Lo stesso Falck sottolinea l’importanza del rapporto con la Cina e gli Stati Uniti, in merito alla competitività dell'industria automobilistica tedesca ed ai suoi volumi di produzione, affermando che, con Tesla, gli USA vantano attualmente il più grande produttore mondiale di auto elettriche sul mercato, e indicando come le case automobilistiche tedesche stiano producendo un quantitativo di veicoli decisamente superiore in Cina rispetto alla Germania. Allo stesso tempo, sottolinea come i produttori cinesi stiano diventando più importanti man mano che cresce la concorrenza locale. Infatti, BYD e SAIC sono realtà che rientrano tra i dieci maggiori produttori di auto elettriche al mondo.

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