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Il Gruppo Renault accelera sulla decarbonizzazione

Nell'ambito della strategia Renaulution, il Gruppo Renault annuncia l'accelerazione del piano di decarbonizzazione dei suoi siti industriali, con tre nuove partnership strategiche per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica.
    La nuova fase si concretizza oggi con Voltalia per il maggior contratto di fornitura di elettricità verde in Francia, per gli stabilimenti francesi del Gruppo; con Engie per il primo progetto di geotermia profonda in un sito industriale europeo, a Douai; con Dalkia, filiale del Gruppo Edf, per l'installazione di una caldaia a biomassa, a Maubeuge. Il Gruppo ribadisce il suo impegno a raggiungere l'obiettivo zero di carbonio negli stabilimenti del Centro ElectriCity situato nell'Alta Francia entro il 2025 in Francia, il 2030 in Europa e il 2050 in tutto il mondo. In parallelo procede la definizione di un piano concreto di ampio respiro che prevede l'accelerazione del processo di decarbonizzazione industriale tramite l'energia fotovoltaica, geotermica e da biomassa.
    "Oggi compiamo un ulteriore passo avanti strategico verso l'obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica nei nostri stabilimenti - ha detto il ceo del Gruppo Renault Luca de Meo - Grazie alla partnership siglata con Voltalia, ElectriCity diventerà il primo centro di produzione del Gruppo ad essere alimentato da energia elettrica decarbonizzata e competitiva. Ma stiamo già lavorando sulla prossima fase del nostro piano e ci adoperiamo per produrre calore decarbonizzato per alimentare i nostri stabilimenti".
    "A Douai, siamo orgogliosi di lanciare insieme ad Engie uno dei progetti di decarbonizzazione più ambiziosi per un sito industriale europeo: l'installazione di un sistema a geotermia profonda. Infine, siamo molto lieti di collaborare con Dalkia per lanciare un progetto di caldaia a biomassa nello stabilimento di Maubeuge. Come costruttore automobilistico di prim'ordine - ha concluso de Meo - ci assumiamo la responsabilità di fare innovazione e ridurre la carbon footprint dei nostri stabilimenti". 
   

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