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Rc Auto: Ivass, serve riforma urgente bonus-malus

"Il sistema bonus-malus, dopo quasi trent'anni di funzionamento, presenta evidenti segni di usura": a puntare il dito è il presidente dell'Ivass Luigi Federico Signorini che all'assemblea dell'Ania ha sottolineato che "una riforma è ormai urgente".
    "Da un lato - ha osservato il numero uno dell'organo di vigilanza sulle assicurazioni - le classi di conversione universale hanno perso quasi ogni valore segnaletico (poco meno del 90 per cento dei veicoli è in classe 1); dall'altro, si è diffusa tra le imprese l'abitudine di definire classi "interne", né trasparenti né universali". Secondo Signorini "non va dimenticato tuttavia che la materia è complessa e deve essere affrontata in modo organico, anche tenendo conto di tutte le norme che si sono stratificate nel tempo".
    Nel settore della Rc auto vi sono, secondo il presidente dell'Ivass "sviluppi positivi" ma "alcuni punti però meritano ancora attenzione". Se da un lato i divari territoriali nel costo delle polizze si vanno progressivamente attenuando ("lo scarto tra Napoli e Aosta, le due province che si collocano agli estremi della distribuzione, si è ridotto in otto anni di quasi la metà"), Signorini osserva che "d'altra parte i margini tecnici continuano a mostrare marcate differenze (da -30 euro per polizza a Caltanissetta, a +148 euro a Isernia), non sempre immediatamente spiegabili".
    Signorini punta poi il dito sull'attuale convenzione per il risarcimento diretto, basata sul sistema dei forfait, che, afferma, "ha svolto in complesso una funzione positiva nei 15 anni in cui è stata in vigore, contribuendo a contenere i costi dei sinistri; ma è caratterizzata da una granularità insufficiente e da una struttura di incentivi subottimale. È possibile disegnare un metodo diverso, più efficace" avverte.
   

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