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Auto: Federmotorizzazione, ripensare incentivi e transizione

Federmotorizzazione, la Federazione nazionale di Confcommercio per il settore della mobilità, chiede al Governo di "ripensare in modo strutturale la politica degli incentivi" e di "incentivare la ricerca di carburanti sempre più puliti e biocompatibili". E' quanto afferma il presidente Simonpaolo Buongiardino che chiede all'Esecutivo "un 'bagno' di realismo, stanziando incentivi incentrati sulle basse emissioni senza la pregiudiziale della trazione elettrica".
    Secondo Buongiardino "l'isicurezza economica e l'instabilità sociale generate dall'emergenza Covid hanno causato nel 2021 un netto calo nelle immatricolazioni rispetto al 2019". Queste ultime sono calate del 23,5% a 1.475.393 di veicoli rispetto al 2019, quando le immatricolazioni furono 1.928.197. Si registra un "timido miglioramento" del 5,8% solo nei confronti del 2020 (1.394.172 di immatricolazioni), tenendo conto che "le imprese del comparto sono rimaste chiuse più di un mese e mezzo a causa del lockdown". Secondo il presidente di Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino "l'Ecobonus, ha rappresentato una boccata d'ossigeno, ma le non rilevanti risorse sono state esaurite in breve tempo", così per il settore "resta uno stato di crisi inascoltato, che mette in pericolo l'occupazione di decine di migliaia di addetti, con molti operatori a rischio di chiusura". Buongiardino ricorda che il comparto "conta globalmente oltre 430mila addetti, compresi gli agenti, con quasi 126mila aziende attive e vale circa il 5% del Pil e del gettito fiscale". Da qui la richiesta di "utilizzare la tecnologia già disponibile che azzera o quasi le emissioni dei motori più evoluti ed incentivare la ricerca di carburanti sempre più puliti e biocompatibili". "D'altra parte aggiunge - lo stato attuale della tecnologia elettrica non consente di soddisfare le utenze ad alta percorrenza e le attuali caratteristiche delle batterie saranno oggetto di grandi innovazioni. Diventeranno molto più leggere, economiche ed efficienti e questo crea una prospettiva di attesa che scoraggia ulteriormente l'acquisto". "Al Governo - conclude Buongiardino - chiediamo perciò con forza un 'bagno' di realismo stanziando incentivi incentrati sulle basse emissioni senza la pregiudiziale della trazione elettrica. Questo fino al consolidamento della tecnologia che parifichi la trazione elettrica a quella endotermica in termini di costi, prestazioni, infrastrutture e disponibilità di energia".

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