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Auto: Bombassei, elettrico non è unica strada; Ue sbaglia

La decarbonizzazione "è una strada obbligata, ma critico le scelte europee" sull'elettrificazione della mobiltà, in quanto, sono "condizionate da una cultura a senso unico verso l'elettrico" come unica strada da percorrere.
    Inoltre, "è sbagliato pensare che il 2035 segni la fine" delle auto a combustione interna. E' quanto sostiene il patron di Brembo, Alberto Bombassei, intervenendo alla consegna del 'Premio Parete' che gli è stato conferito dall'Università Bocconi di Milano. Tant'è che "grandi costruttori, quali Volkswagen, Toyota, e anche Stellantis, non hanno accettato questo limite" e non hanno firmato l'accordo della Cop26 a Glasgow. "Gli idrocarburi vanno abbandonati progressivamente e vanno studiate in fretta soluzioni alternative. Ma trovo incomprensibile che l'Europa stia immaginando una soluzione unica per risolvere il problema", senza considerare quel principio "della neutralità tecnologica che ha sempre promosso", sottolinea Bombassei. "Non so se la miglior soluzione per ridurre e cancellare le emissioni di CO2 prodotte dai mezzi di trasporto sia l'elettrificazione, l'idrogeno, i carburanti green o ancora altro. Sono però sicuro che la scelta di una sola strada ci farà correre il rischio di aver scelto quella sbagliata relegando il nostro continente e la sua industria a un ruolo di secondo piano nell'economia mondiale". 

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