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Aston Martin ha chiuso 2020 con calo consegne del 32%

Aston Martin ha risentito pesantemente delle difficoltà create nel 2020 dalla pandemia, facendo segnare con 4.150 unità un calo delle consegne finali ai clienti del 32% rispetto all'anno precedente, mentre le vendite all'ingrosso (che comprendono quelle ai concessionari e importatori) sono scese addirittura del 42% da 5862 a 3394 unità.

Di conseguenza - comunica l'azienda di Gaydon - il fatturato è sceso a 611,8 milioni di sterline da 980,5 milioni di sterline anno su anno (rispettivamente 703,5 e 1.127,46 milioni di euro) facendo registrare una perdita operativa di 323 milioni di sterline (371,41 milioni di euro).

Tuttavia il quarto trimestre dello scorso anno, grazie al successo commerciale del suv DBX ( 1.171 unità immatricolate) e alla vendita di 32 modelli 'speciali', in forte crescita rispetto ai 10 del terzo trimestre, hanno fatto crescere del 3% il fatturato negli ultimi mesi del 2020, rettificato positivamente l'EBITDA (l'utile prima delle imposte, interessi, deprezzamento e ammortamento) previsto per l'anno.

Una riserva di cassa totale di 489 milioni di sterline (562,29 milioni di euro) alla fine del 2020 ha rappresentato un significativo incremento rispetto ai 108 milioni di sterline (124,19 milioni di euro) del dicembre 2019, che l'azienda attribuisce al "rifinanziamento per rafforzare la resilienza finanziaria e sostenere le ambizioni di crescita". L'indebitamento netto è diminuito da 988 a 727 milioni di sterline (1136,09 - 835,97 milioni di euro) con un aumento del patrimonio netto da 330 milioni a 804 milioni di sterline (379,46 - 924,51 milioni di euro), a seguito dell'acquisizione a gennaio 2020 del 16,7% di Aston Martin da parte di Lawrence Stroll e poi dell'aumento della quota di Mercedes-Benz al 20% .

In occasione della diffusione dei risultati 2020, Tobias Moers Ceo di Aston Martin ha fornito i primi dettagli del piano Project Horizon per "guidare la crescita, l'agilità e l'efficienza". Quest'anno le priorità includono l'inizio delle consegne dell'hypercar Valkyrie nella seconda metà del 2020 e il lancio di nuove versioni derivate dalla DBX nel terzo trimestre.

"Abbiamo ulteriormente rafforzato il team di gestione, aggiungendo assunzioni esperte con un forte background nel lusso e nel settore automobilistico - ha detto Moers - e otterremo anche un vantaggio significativo dalla creazione del team di Formula 1 Aston Martin che ci permetterà di promuovere ulteriormente la conoscenza del marchio".

Il nuovo Ceo ha anche detto che i piani di espansione sono "sostenuti dallo storico accordo di cooperazione strategica firmato con Mercedes-Benz AG che dà accesso a una tecnologia personalizzabile e di livello mondiale, compresi i propulsori ibridi ed elettrificati". Entro il 2024/2025, Aston Martin prevede di aumentare le vendite arrivando a 10mila auto, quasi il 200% in più rispetto al 2020 per arrivare a un fatturato di 2 miliardi di sterline (2,3 miliardi di euro) e un utile ante imposte di 500 milioni di sterline (574,94 milioni di euro). Per il 2021, Aston Martin prevede di vendere 6.000 unità e ha stanziato circa 250mila sterline (287,47 milioni di euro) per investimenti più ricerca e sviluppo.

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