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Il trofeo "Terre di Canossa" apre il mese della 1000 Miglia

 Il trofeo "Terre di Canossa" ha aperto il mese delle grandi gare storiche su strada, rinviate dalla primavera all'autunno a causa della pandemia: seguiranno infatti in ottobre la Modena 100 Ore Classic, una delle gare di velocità per auto storiche più importanti a livello mondiale, e soprattutto la 1000 Miglia, confermata a dispetto delle difficoltà sanitarie mondiali. La decima edizione del Terre di Canossa ha dovuto affrontare non solo l'emergenza Covid ma anche le allerte meteo che hanno punteggiato il percorso dove si sono sfidate una cinquantina di auto storiche e di Ferrari moderne.

Significativa, fra l'altro, la presenza di equipaggi stranieri a dimostrazione che il settore dell'automobilismo d'epoca è sempre vitale. Tra i partecipanti anche lo storico navigatore del campione mondiale rally Wather Rohr, Christian Geistdorfer, che si è allenato ai cronometri in vista della 1000 Miglia. A vincere la gara è stato uno dei top driver della regolarità italiana, Alberto Aliverti, "navigato" da Stefano Valente: la coppia ha gareggiato a bordo di una rara Alfa Romeo 1750 SS Zagato del 1929 e ha conquistato anche il trofeo riservato alle auto pre-War. Secondi Giorgio Lambruschi e Alessandro Mancini a bordo di una Porsche 356 C del 1964 che sono riusciti così ad annullare l'handicap dell'auto più "giovane" rispetto alle ante 1950 che godono in gara di coefficienti più favorevoli. A completare il podio Stefano Ginesi e Susanna Rohr, sempre con una Porsche 356 ma del 1959. Evento verde a "emissione zero", il Terre di Canossa anche quest'anno ha adottato volontariamente il Protocollo CarbonZero e compenserà le emissione residue di CO2 mediante la piantumazione di nuovi alberi sull'Appenino tosco-emiliano.

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