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Anfia, flessione ancora molto pesante per produzione di auto Italia

A maggio, secondo i dati preliminari dell'Anfia, la produzione di auto in Italia risulta inferiore dell'84% rispetto ai volumi dello stesso mese del 2019. La produzione nei primi cinque mesi dell'anno si riduce così del 54% rispetto allo stesso periodo del 2019.

    "Tra l'ultima settimana di aprile e la prima di maggio la quasi totalità delle attività produttive della filiera automotive italiana è ripartita dopo la chiusura imposta dalle misure anti covid-19, almeno per chi non appartenesse alla filiera dei servizi ritenuti essenziali, seppur a ritmi molto rallentati, pagando le conseguenze delle interruzioni delle catene di fornitura e di una domanda in crisi per tutti i comparti", spiega Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia.

    "I livelli produttivi di maggio risultano quindi ancora in forte ribasso a confronto con lo stesso mese dello scorso anno.

    In Italia, nel primo semestre 2020 il mercato auto si è quasi dimezzato a confronto con lo stesso periodo del 2019, con appena 584.000 immatricolazioni (-46%), mentre le vendite di veicoli commerciali leggeri sono ammontate a 61.600 unità (-36%)".

    Gli incentivi previsti in Italia "rappresentano - sottolinea Giorda - solo il primo passo di un piano di politica industriale di lungo periodo che dovrebbe essere definito con urgenza, in modo da essere pronto in autunno, e che aiuti la filiera nella transizione verso i nuovi paradigmi tecnologici, con un supporto agli investimenti produttivi, in R&D e capitale umano che rischiano di rallentare. Su questo, l'Italia è in ritardo rispetto ai competitor europei". 
   

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