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Fisco: frode nel commercio auto lusso, due denunciati

Sfruttavano il regime dell' "iva al margine" due padovani indagati dalla Procura di Vicenza per omessa dichiarazione dei redditi e perquisiti dalla Guardia di Finanza di Este. I finanzieri hanno sequestrato ai due beni per due milioni di euro, contanti (individuati con l'aiuto di un cash dog), 14 immobili tra cui due concessionarie, un albergo a Noventa Vicentina e uno yacht di lusso nascosto dentro un capannone a Megliadino San Vitale. I due imprenditori sono accusati di aver importato e rivenduto auto usate dall'estero mediate società solo formalmente ubicate in Bulgaria, Croazia e Slovenia. Gli indagati - un 53ennne di Montagnana formalmente iscritto all'Aire (registro italiani all'estero), dominus del sistema, e il suo braccio destro di 33 anni residente tra Baone e Sant'Urbano - avevano realizzato delle società che in teoria dovevano operare come delle normali imprese di import-export di automobili, ma in realtà facevano in modo che ogni acquirente dichiarasse alla motorizzazione di essere andato personalmente all'estero a prelevare la macchina. Uno stratagemma che consentiva al compratore di pagare una "iva al margine", che si calcola cioè sulla tra l'acquisto e la successiva vendita. In questo modo in qualche anno i due sarebbero riusciti a mettere da parte 2 milioni di euro. Sono circa 400 le auto vendute in questo modo a 344 persone che hanno potuto comprare l'auto ad un prezzo agevolato. Al vaglio dell'autorità vicentina ora la posizione dei 344 acquirenti. 

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