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Germania, piano incentivi auto ma unicamente per BEV e PHEV

Ci sono ancora incertezze sugli interventi che il Governo di Berlino attuerà, nell'ambito del maxi piano di risanamento globale con 130 miliardi di euro in due anni, nell'ambito specifico dell'automobile e della sua industria. Va ricordato innanzitutto che questo nuovo annuncio fa seguito all'enorme piano da oltre 1.000 miliardi di euro istituito a marzo, al culmine della pandemia, che già sta fornendo aiuti alle imprese attraverso erogazioni e prestiti garantiti. Alcuni aspetti del nuovo provvedimento sono certi, come la riduzione temporanea dell'IVA dal 19% al 16% (e dal 7% al 5% per i beni e i servizi soggetti ad aliquota ridotta) dal primo luglio e fino al prossimo 31 dicembre, con evidenti ricadute sui prezzi di tutte le auto nuove e usate. Ma oltre al raddoppio del bonus per i modelli elettrici, che per quelli con prezzo sotto ai 40.000 euro (come la nuova Volkswagen ID.3) salirà da 3.000 e 6.000 euro, non c'è ancora chiarezza - o meglio molti sperano in spazi di manovra - sul destino delle auto 'normali' come quelle con motore a benzina o a gasolio, comprese quelle MHEV. E' pur vero che la manovra, che ha destinato 2,2 miliardi di euro a questi incentivi, dovrebbe 'premiare' - secondo quanto riporta AutoBild - con quello che viene definito bonus innovazione anche i modelli ibridi plug-in (4.500 euro del Governo per modelli fino a 40.000 euro e 3.750 con quelli da 40.000 a 65.000 euro) includendo nello schema dei contributi anche le full electric di prezzo più elevato, appunto fra 40 e 65mila euro, con 5.000 euro di bonus. Ma resta la parziale insoddisfazione di una parte degli addetti ai lavori e del mondo politico per un insieme di provvedimenti che guarda lontano - visti il 2,5 miliardi dedicati alle infrastrutture di ricarica e i 7 miliardi per lo sviluppo dell'idrogeno - ma non risolve i problemi immediati né delle concessionarie né dell'industria, che in Germania vale 435 miliardi di euro e occupa 830.000 addetti. Per il presidente dell'Associazione dei Produttori (VDA), Hildegard Mueller la riduzione dell'IVA e delle tariffe dell'elettricità ''sono impulsi positivi che contribuiranno a rivitalizzare in parte la debole domanda di automobili. Ma per rimanere competitivi e combinare protezione del clima e situazione economica, è necessario proporre uno schema di aiuti che includa anche le automobili con i motori termici più moderni''. I Ministri federali Andreas Scheuer (CSU, Trasporti) e Peter Altmaier (CDU, Economia), nonché i Primi Ministri dei cosiddetti Autolaender - Baviera, Baden-Wuerttemberg e Bassa Sassonia - avevano richiesto importanti interventi finanziari a causa della crisi derivata dal Coronavirus comprendendo nelle misure anche i modelli - che le aziende hanno prodotto in grande quantità, anche perché molto richiesti dal mercato fino al lockdown - con moderni motori benzina e diesel. Secondo i piani originali - ribadisce Auto Bild - uno specifico incentivo all'acquisto avrebbe dovuto entrare a far parte del pacchetto varato dal Governo Federale. Ma la lobby automobilistica non ha potuto ottenere, salvo modifiche che potrebbero potenzialmente essere introdotte, nessuna soddisfazione sulla richiesta di sovvenzionare i motori a combustione all'avanguardia e quindi rispettosi dell'ambiente.

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