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Hertz: Europa, Australia e Nuova Zelanda escluse da Chapter11

Hertz Italia e le altre società di Hertz International in Europa, Australia e Nuova Zelanda - così come le società licenziatarie nel mondo - non sono incluse nel procedimento di riorganizzazione finanziaria Chapter 11 richiesto da Hertz in Usa e Canada. Nei giorni scorsi la società era ricorsa a questa procedura per riorganizzare le finanze aziendali, messe a dura prova dai massicci investimenti effettuati prima del Coronavirus e dallo stop di tutte le attività conseguenti alla pandemia.

Tutte le attività aziendali - si legge in una nota diffusa da Hertz - sono, quindi, pienamente operative in Italia, nel Nord America e su scala globale: dai noleggi, alle prenotazioni, dalle offerte, ai programmi di accoglienza e di loyalty; le agenzie sono aperte per accogliere i nostri Ospiti con il consueto livello di servizio che contraddistingue Hertz da 102 anni.

A seguito della pandemia da Covid-19, sono state attivate nuove misure e procedure con elevati e rinnovati standard di comfort, sicurezza ed igienizzazione, confermando l'auto l'opzione di mobilità più sicura dal punto vista della salute e del distanziamento sociale.

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