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Auto: mercato Europa parte in calo, -7,4% a gennaio

Il mercato europeo dell'auto inizia il nuovo anno con un segno negativo. A gennaio nell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei del settore - sono state immatricolate 1.135.116 vetture, con un calo del 7,4% rispetto allo stesso mese del 2019. "In tutti i principali mercati aumentano le vendite di vetture green, anche se la crescita delle auto elettriche è rilevante in termini percentuali, ma non in valori assoluti", osserva il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano. Sono diverse le ragioni della flessione delle vendite. Innanzitutto - spiega Quagliano - le case hanno cercato di smaltire a dicembre scorte di auto che non sarebbe più stato possibile vendere nel 2020 per il nuovo giro di vite sui livelli di emissioni. Pesa inoltre ancora la demonizzazione del diesel che determina il crescente interesse per le alimentazioni alternative, anche se l'offerta di auto elettrica non è ancora coerente con la capacità di spesa degli automobilisti e le infrastrutture sono molto lontane dagli standard minimi.

Ci sono anche l'incertezza causate dall'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e la spada di Damocle del Coronavirus che potrebbe avere contraccolpi sull'economia generale e quindi penalizzare pesantemente anche le vendite di auto. Il gruppo Fca ha immatricolato a gennaio 64.148 auto, il 6,7% in meno dello stesso mese del 2019. Un risultato migliore di quello del mercato con aumenti della quota per i marchi Fiat (+0,3%) e Lancia (+0,1%). E' in lieve aumento la quota del gruppo pari al 6,7% a fronte del 6,6% di gennaio dell'anno scorso. Panda e 500 si confermano ancora una volta leader del segmento A, con una quota del 37,6%. Fra le altre case automobilistiche Volkswagen mantiene i volumi rispetto a gennaio 2019 con quasi 300.000 auto vendute, seguono le francesi in calo rispettivamente del 14% Psa Group e del 16,4% Renault.

Crescono del 10% le vendite della Toyota che conquista una quota di mercato pari al 6,3%. Il calo delle immatricolazioni ha interessato tutti i principali mercati europei, a partire dalla Francia (-13,4%), seguita dalla Spagna (-7,6%), dalla Germania (-7,3%) e dall'Italia (-5,9%) dove le vendite del l'auto elettrica registrano un incremento del 586,6%, ma l'incidenza sul totale delle vendite resta modestissima (dallo 0,2% di gennaio 2019 all'1,2%). In calo del 7,3% anche le vendite nel Regno Unito. Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, l'associazione delle case estere, "l'adozione di politiche integrate a supporto dello sviluppo massivo di infrastrutture di ricarica per i motori elettrici e per altre tecnologie come ad esempio l'idrogeno, che potrà svolgere un ruolo strategico nei prossimi anni". "Nei cinque maggiori mercati - sottolinea Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia - a gennaio si registra la contrazione del diesel: -20% su gennaio 2019, con una quota del 29,6% contro il 34%. Le vetture diesel si riducono in tutti i maggiori mercati".

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