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Da Exor 3,6 miliardi per le acquisizioni. Sguardo all'Asia

Exor, la holding del gruppo Agnelli, nel 2022 avrà in cassa 3,6 miliardi di euro. Una cifra rilevante, alla quale contribuirà per 1,6 miliardi l'operazione Fca-Psa: verrà destinata ad acquisizioni e lo sguardo sarà rivolto soprattutto al mercato asiatico. Il presidente John Elkann illustra, all'Investor Day, presso la sede della Fondazione Agnelli, le strategie della società attraverso la quale la famiglia controlla Fca, Cnh Industrial, Ferrari, Juventus e PartnerRe.

"E' una giornata importante - spiega Elkann nell'incontro con la stampa che precede quello con gli analisti - perché oggi Exor, nata nel 2009 dalla fusione tra Ifi e Ifil, compie dieci anni. Nel nostro campionato Exor è in testa alla classifica grazie al lavoro fatto da persone straordinarie come Sergio Marchionne. Oggi vogliamo celebrare i grandi risultati raggiunti, ma anche ragionare sul futuro. Nei prossimi dieci anni continueremo a costruire grandi aziende, ne compreremo di nuove e investiremo in quote di società e start up, privilegiando imprese a controllo familiare o guidate dai fondatori. Continueremo a ridurre il debito e a generare cassa". Non sono stati ancora identificati i settori sui quali puntare, ma Exor "che in Europa ha una presenza storica e negli ultimi dieci anni ha avuto un'attività rilevante negli Usa, farà maggiori sforzi per essere più presente di oggi in Asia". Nessuna intenzione di disimpegnarsi dall'auto: "da 120 anni siamo presenti in questo settore, non vedo perché non dovremmo esserlo nei prossimi dieci", assicura Elkann che non è preoccupato per le accuse "infondate" di Gm.

Il presidente di Exor striglia i piloti Ferrari ("Sono molto arrabbiato per il Gran Premio di domenica. Conta il gioco di squadra, l'unica cosa che conta è che vinca Ferrari", afferma) e spiega che l'aumento di capitale della Juventus servirà a dare alla società bianconera "le risorse necessarie affinché sia leader mondiale non solo oggi, ma anche domani". Confermata entro il 2020 la chiusura dello spin off di Iveco da Cnh Industrial. Dal 2009 al 2019 gli investimenti di Exor sono ammontati a 8,5 miliardi di euro, cifra che supera i disinvestimenti effettuati nello stesso periodo pari a 5,8 miliardi. I dividendi che Exor ha ricevuto dalle società partecipate sono pari a 1,7 miliardi, mentre fra dividendi e acquisto di azioni proprie dalle casse della holding sono usciti 1,2 miliardi. "Chi ha investito un euro ne ha avuto dieci. La nostra politica di dividendi è stata costante e crescente", sottolinea Elkann.

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