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Nissan: ancora incertezza a un anno dall' arresto di Ghosn

E' trascorso un anno esatto dall'arresto dell'ex presidente della Nissan, Carlos Ghosn, e la casa auto nipponica fa ancora fatica a mettersi alle spalle l'incidente legale che ha finito per danneggiare oltre misura l'immagine del marchio. Dal fermo dell'ex tycoon 65enne, fanno notare i media nipponici - che danno ampio risalto alla data dell'anniversario, il management di Nissan si è concentrato sul miglioramento della trasparenza, a seguito delle accuse di un'eccessiva concentrazione di poteri nella mani di Ghosn. Lo scorso giugno la società ha introdotto un nuovo sistema di governance, consentendo a un comitato esterno di decidere sulle remunerazioni e sulla composizione del board. Nel frattempo la natura della relazione con la francese Renault, principale partner di Nissan, è lontana dall'essere chiarita, con l'azienda transalpina - proprietaria del 43% di Nissan, che continua a premere per un'integrazione. In settembre un altro scandalo aveva riguardato l'ex amministratore delegato della casa auto nipponica, Hiroto Saikawa, costretto a rassegnare le dimissioni dopo aver rivelato di aver percepito compensi più alti del previsto a sua insaputa.
    Negli ultimi sei mesi Nissan ha registrato un crollo dell'utile operativo dell'85% e un drastico piano di ristrutturazione, che prevede il taglio di 12.500 posti di lavoro nei prossimi tre mesi. L'inizio di una nuova fase è attesa con la nomina del Ceo Makoto Uchida, a partire dal primo dicembre. 

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