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Con e-TPV Mazda rivoluziona funzionamento auto elettrica

(ANSA) - ROMA, 9 SET - E' possibile conciliare un modo di dire tradizionale, cioè 'trovare l'uovo di Colombo' con il termine giapponese 'Jinba Ittai' che identifica l'unione tra il cavaliere e il cavallo? Stando a quanto ha fatto Mazda, che proprio sul concetto dell'unione tra persone trasportate e veicolo che le trasporta ha sviluppato negli ultimi anni la sua strategia, sembrerebbe proprio di sì. In questo caso l'invenzione - semplice come l'uovo di Colombo - riguarda le auto elettriche e riguarda il sistema di ricarica della batteria che, nel pieno rispetto del Jinba Ittai, viaggia a bordo del veicolo. Si tratta di un piccolo motore Wankel monorotore che, girando regimato, funge da generatore con emissioni minime e svolge la fondamentale funzione di range extender. Ma non basta: siccome uno dei problemi per rendere veramente 'eco' i mezzi con propulsione 100% elettrica è quello di ridurre l'impatto dell'intero ciclo vita della batteria (dalla estrazione delle terre rare fino allo smaltimento quando non più utilizzabile) alla Mazda hanno pensato bene di contenere al massimo - nella loro futuro modello elettrico - la taglia dell'accumulatore, che offre con i suoi 35,5 kWh un rapporto favorevole tra energia erogabile, peso, costo e problematiche di produzione e smaltimento.

Alla Mazda però non manca la creatività, è il terzo 'uovo' che è stato applicato nel prototipo e-TPV (oggetto di una recente presentazione) è servito a rendere ancora più intelligente la proposta che verrà poi tradotta in un modello di serie, sul mercato a fine 2020. Si tratta della gestione delle prestazioni, che in questa elettrica - a livello di accelerazione - sono state 'imbrigliate' e rese analoghe a quelle di un'auto a benzina di identica potenza (142 Cv) e non 'brucianti' come negli altri mezzi spinti da batteria.

Risparmiando energia nello scatto da fermo Mazda può raggiungere due importanti obiettivi: risparmiare il consumo di energia (l'autonomia della futura auto elettrica sarà compresi tra 195 e 240 chilometri con una singola carica) e ridurre il rischio di incidenti che, per le BEV, deriva proprio dall'eccesso di prestazioni nello scatto da fermo.

In occasione della presentazione del concept e-TPV Mazda ha portato su strada, proprio in quel Nord Europa che (anche per i forti vantaggi) è più sensibile al tema della elettrificazione, alcuni prototipi ricavati dal modello CX-30. Lo schema - come evidenziano le immagini rilasciate dalla Casa giapponese - prevede un motore elettrico da 105 kW (142 Cv) e 265 Nm di coppia massima collocato anteriormente e con trazione solo sull'avantreno.

Per i conducenti che necessitano di prestazioni superiori (o che vogliono essere liberati dall'ansia della batteria scarica) Mazda lancerà, come anticipato, anche la versione con autonomia estesa che dispone (sotto al bagagliaio) di un piccolo motore rotativo Wankel a benzina che fungerà da generatore. Con questa soluzione - che è stata proposta anche da Bmw per la i3 - è possibile arrivare ad una autonomia di quasi 500 km. Per la ricarica convenzionale Mazda e-TPV è dotata di impianto di bordo da 6.6 kW, ma il sistema è predisposto anche per arrivare rcariche rapide da 50 kW tramite una connessione in corrente continua. (ANSA)

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