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Italian Fashion Days sbarca a Seoul con 53 marchi

 Sono gli spazi di Coex, centro espositivo di Gangnam a Seoul, in Corea del Sud, ad ospitare, dal 18 al 20 luglio, le collezioni dei 53 brand italiani protagonisti degli Italian Fashion Days, organizzati da Ente Moda Italia (Emi), Associazione Italiana Pellicceria (Aip), Assocalzaturifici, Assopellettieri, Sistema Moda Italia (Smi), in partnership con Bottega Italia e con il supporto di Ice. Il progetto porta avanti la missione di presentare l'eccellenza delle piccole e medie aziende italiane al mercato coreano, uno dei più promettenti a livello internazionale. Protagonisti 53 marchi italiani con le loro nuove collezioni per la primavera/estate 2024 di moda donna e uomo, calzature, accessori, pellicceria e pelletteria.
    "La nuova location marca una differenza importante rispetto al passato - afferma Alberto Scaccioni, ad di Emi -. Coex è un centro espositivo nel cuore di Gangnam, quartiere dove lavorano i buyer più importanti, è una struttura grande e ben collegata che offre possibilità di crescita della manifestazione". "Un mercato sempre più interessante che ha reso questa manifestazione un evento irrinunciabile per le nostre aziende e per i buyer coreani" aggiunge Roberto Tadini, presidente Aip.
    "Nonostante gli scenari incerti a livello globale - rivela la presidente Assocalzaturifici Giovanna Ceolini - imputabili al costo di materie prime e energia, oltre alle ripercussioni del conflitto russo-ucraino, l'export delle nostre imprese in Corea nel primo trimestre dell'anno ha registrato una crescita sia a valore (+21,9%) sia in quantità ( + 2,9%) rispetto all'analogo periodo del 2022. Il prezzo medio di un paio di scarpe è di 180,42 euro, fra i più alti in assoluto". "Ad oggi la Corea del Sud - dice Franco Gabbrielli, presidente Assopellettieri - è il quarto Paese per export italiano di pelletteria (per un valore di oltre un milione di euro, in crescita del 30% rispetto al 2021 e di circa il 58% rispetto al 2019 pre-covid)". "Questo progetto sottolinea - conclude Sergio Tamborini, presidente Smi - il peso che il nostro Paese riveste nello scenario globale della moda". (ANSA).
   

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