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Addio a Fabio Donda, titolare storico calzaturificio

 Addio a Fabio Donda, titolare della storica azienda calzaturiera Donda fondata dal nonno nel 1887 a Trieste. È morto all'età di 94 anni. Fabio Donda, classe 1928, apparteneva ad un'antica e stimata famiglia triestina dedita da oltre 135 anni alla produzione e al commercio prima di calzature e poi di moda. Dedicò tutta la sua vita all'azienda di famiglia, grande amante del suo lavoro, che fu la sua vita, fu l'incarnazione del mercante triestino, un vero esponente di quella vecchia guardia dei negozianti ancor prima dei giorni del boom del jeans. Un padre affettuoso e amorevole, che ha saputo trasmettere le sue passioni e il suo impegno al figlio e alla nipote, sposato da 63 anni con la sua metà del mondo. Laureato in Economia a Trieste, era un uomo di cultura, immerso nell'attività aziendale e che aveva portato la calzatura italiana all'estero in tutta l'Europa dell'Est fino a Mosca, senza mai però trascurare la vendita al dettaglio e all'ingrosso nella sua amata Trieste. Grazie ai suoi innumerevoli viaggi, le calzature Donda hanno così sfoggiato il made in Italy nelle principali vetrine delle capitali dell'Est Europa: Budapest, Praga, Belgrado, Zagabria e Lubiana. In gioventù ottiene il brevetto di modellista di scarpe presso l'Ars Sutoria di Vigevano. Fu all'epoca curatore del Museo d'Impresa, riscoprendo preziosi documenti e oggetti originali, un grande lettore, si dedicò con successo anche alla scrittura. Era in ufficio e negozio ogni giorno fino all'età di 88 anni quando inciampò sulle scale dell'ufficio e fu costretto a malincuore a ritirarsi.Il suo impegno sindacale a favore della categoria dei commercianti di calzature lo ha portato a diventare Vicepresidente dell'Associazione dei Commercianti di Trieste e Vicepresidente di Federcalzature-Confcommercio, la Federazione Nazionale dei Distributori di Calzature fino a rappresentarla anche a livello europeo. Per la sua attività a favore della categoria ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stato nominato Commendatore della Repubblica dal Presidente della Repubblica. Il funerale il 4 dicembre a Trieste. (ANSA).
   

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