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Aste da Guinness questo autunno a New York

Spinte da collezioni 'blue chip' come quella del co-fondatore di Microsoft Paul Allen da Christie's, a cui Sotheby's replichera' con le raccolte del primo presidente del Whitney, David Solinger, e dell'ex boss della Cbs William Pauley, le aste di autunno a New York si preannunciano da record. Il primo test per il mercato dell'arte arrivera' mercoledi' 9 novembre con la raccolta Allen: 150 capolavori con una stima di oltre un miliardi di dollari.
    Con una stima di partenza di 28-35 milioni di dollari, uno squisito panorama marino del pittore pointillista Paul Signac - il lotto sei del catalogo, sembrera' sensibilmente a buon mercato pochi minuti piu' tardi quando il battitore mettera' in palio un piccolo Georges Seurat del 1888 ("Les Poseuses, Ensemble (Petite version) con una stima di oltre cento milioni di dollari, dopo di che la corsa sara' a base di pezzi da novanta: un Gauguin da 90 milioni, stessa stima per un Klimt, un Cezanne da 120, un van Gogh da 100, un Lucian Freud da 75, un Manet 'veneziano' da 45-65 milioni e un Botticelli da 40 milioni, per citare solo alcuni capolavori che metteranno alla prova il potere d'acquisto di un gruppo ristretto di miliardari.
    Tutti i proventi della raccolta Allen andranno in beneficenza: a favore delle cause care al proprietario che e' morto di linfoma quattro anni fa. L'asta del 9 novembre aprira' la stagione: sempre Christie's il 17 novembre offrira' il ritratto del leggendario pugile Sugar Ray Robinson di Jean-Michel Basquiat, valutato 35 milioni di dollari: "Un assoluto capolavoro", ha decretato Isabella Lauria che ha coordinato la vendita. Per Phillips il 15 novembre il pezzo forte sara' un Cy Twombly "Senza Titolo" da 35 milioni di dollari: fu dipinto nel 2005 come parte della serie "Bacchus" culminata con la donazione nel 2008 di tre grandi tele alla Tate Modern. L'anno scorso era stata Sotheby's a stabilire il record per la collezione piu' cara nella storia delle aste (la raccolta Macklowe da 992 milioni di dollari). La casa d'aste rilancera' stavolta tra 14 e 17 novembre con un totale di oltre 800 opere, molte delle quali non erano piu' state viste in pubblico da generazioni. Tra i pezzi forti che potrebbero stabilire nuovi record c'e' "Composition No. II" di Piet Mondrian con una stima di oltre 50 milioni ma soprattutto "White Disaster' di Andy Warhol che dovrebbe superare quota 80 milioni: "Solo tre versioni di questo quadro su grande scala sono emerse sul mercato negli ultimi 20 anni e in entrambi i casi, nel 2007 e nel 2013, hanno hanno stabilito primati per l'artista", ha detto David Galperin, capo dell'arte contemporanea per le Americhe. Pioggia di dollari dunque sulle aste di New York, ma e' poi da vedere se le vendite soddisferanno le aspettative. Secondo il gallerista Christophe Van de Weghe ci sono al mondo circa 300 miliardari in grado di competere per il Seurat o il Cezanne di Paul Allen sborsando oltre cento milioni di dollari per un quadro: "Che poi lo vogliano fare e' tutt'altra storia", ha detto all'agenzia Bloomberg precisando che il 9 novembre si mettera' in gioco per cinque o sei dei suoi clienti. (ANSA).
   

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