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Vanessa Redgrave e Safe Passage, appello per i bambini migranti soli

(di Francesco Gallo)  "I bambini migranti, muoiono, muoiono, muoiono". Il premio Oscar Vanessa Redgrave, ottanta anni, ripete questa frase con passione per far capire che il problema è urgente e bisogna far qualcosa subito. La grande attrice britannica, Oscar miglior attrice non protagonista nel 1978 per Giulia di Fred Zinnemann, alla Festa del cinema di Roma presenta 'Sea Sorrow - Il dolore del mare', già passato al Festival di Cannes e che arriverà in sala in Italia con Officine Ubu. Un documentario, esordio alla regia e prodotto con il figlio Carlo Nero, che racconta, attraverso le testimonianze di rifugiati e attivisti, il dramma di una situazione esplosiva e soprattutto il non riconoscimento da parte dei paesi europei del diritto reale, sancito sia dal Diritto Internazionale come dalla legge Europea, al ricongiungimento dei minori migranti soli con i propri parenti. L'attrice ha girato a Calais, nella 'giungla' abbattuta dai bulldozer un anno fa.
    "Stiamo vivendo un periodo terribile - dice - in cui c'è un grande disprezzo della gente verso i profughi. Ma quello che io non riesco proprio a capire come i politici, di qualsiasi aria di provenienza, non sostengano i diritti dei migranti minorenni".

    Anzi, spiega l'attrice che nel suo docu ha coinvolto Ralph Fiennes, Emma Thompson, Martin Sherman e Simon Coates: "Non solo i politici non fanno nulla, ma fanno di tutto per mettere in piedi nuove leggi che impediscano di poter intervenire con una legislazione attenta a queste cose". E a chi gli chiede il ruolo dell'Italia in questa situazione, risponde:"l'Italia. Non esiste un luogo chiamato Italia. C'è un governo italiano, c'è un popolo italiano, ma cosa sia l'Italia oggi nessuno lo sa davvero. La maggior parte degli italiani sono persone umane, ma quello che conta è quello che fa il governo".

    La Redgrave ribadisce poi quella che è anche la mission dell'organizzazione umanitaria Safe Passage, presieduta da Lord Alfred Dubs e da lei sostenuta: "Ci sono molti giovani che arrivano senza famiglia in Italia come in Grecia e non hanno nessuna speranza di trovare casa. Per questo Lord Dubs ha fatto e continua a fare in modo che il governo inglese possa accettare i giovani che hanno meno di 18 anni. L' Unione Europea ha proibito nel marzo del 2016 di accettare i giovani minori senza parenti, ma questo è un atto illegale. La legge internazionale rende obbligatoria l'accoglienza, dovremmo portare questi governi in tribunale . Il fatto è che ormai i governi stanno diventando dei mostri e questo è il vero pericolo in cui siamo tutti".

Oltre 750 sono i bambini che hanno avuto il sostegno legale ed economico con Safe Passage, ma secondo un report di the Bar Human Rights Committee of England and Wales, citato dall'organizzazione inglese collegata a Citizen Uk, datato 24 ottobre 2017 almeno 400 sono i minori non accompagnati attualmente a rischio in Francia nella zona dove è stata demolita la 'giungla', in preda a fame, freddo e trafficanti di uomini. E' notizia del 3 novembre che grazie alla pressione delle organizzazioni umanitarie sono stati aperti 4 alloggi temporanei di alloggi all'esterno di Calais, nella zona considerata tra le più a rischio per l'infanzia in Europa. "Dobbiamo essere orgogliosi della storia del nostro paese per aiutare i rifugiati - ha detto Lord Alfred Dubs - una tradizione dimostrata quando Sir Nicky Winton (considerato lo Schindler britannico scomparso nel 2015 ndr) ha aiutato centinaia di altri bambini a fuggire dai nazisti alla vigilia della seconda guerra mondiale. Ma essendo orgogliosi della nostra storia non ci è permesso di stare indietro e rifiutare di agire di nuovo, è nostra responsabilità assicurarci che il nostro governo vada al di là di questa eredità e che non sia breve".

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