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Serena Rossi, io, i Manetti e Napoli che sogna Venezia

(di Alessandra Magliaro)  - Cinema, teatro, tv e un film verso Venezia. E' arrivato il momento di Serena Rossi, un volto popolare per gli appassionati di Un posto al sole, attrice napoletana, talento naturalmente comico e una grande presenza scenica, "un animale da palcoscenico che si gasa quando sta sul set o si accendono le luci" come lei stessa racconta in un'intervista all'ANSA. Ad Ischia Global Fest è arrivata neo mamma di Diego, 8 mesi, nato dall'amore con il collega della soap di Rai3 Davide Devenuto, e travolge tutti con la sua simpatia e la sua carica positiva.

E' tra i protagonisti di Ammore e Malavita, il musical dei Manetti che secondo i rumors è nel programma della Mostra del cinema di Venezia con chance di concorso - la conferenza stampa del cartellone del festival il 27 luglio scioglierà i dubbi - e Serena lo racconta divertita, incrociando le dita. "I Manetti sono talenti incredibili, se si innamorano di te ti cercano, ti vogliono, ti propongono anche piccoli ruoli perché amano lavorare con le stesse persone, così dopo Song'e Napule, mi hanno voluta ancora per questo film cui auguro ogni successo.  Racconta la mia città in una chiave ironica, mettendola in musica.  Loro sono pazzi di Napoli che è un terreno fertile per la genialità e la creatività degli artisti". "In Ammore e Malavita - anticipa l'attrice - si vede una Napoli diversa da Gomorra che anzi è presa di mira, basta pensare che nell'inizio del film c'è un autobus pieno di turisti che invece di andare al Maschio Angioino si dirige verso le vele di Scampia perché dalla cartolina del Vesuvio siamo passati alla cartolina della paura. Io sono Fatima, capelli afro, infermiera di Scampia che incontra Ciro O'Ninja (Giampaolo Morelli, attore feticcio dei Manetti), braccio destro del camorrista O'Re do'pesce (Carlo Buccirosso), sposato a Claudia Gerini. Una storia d'amore in fuga da tutto, di più non posso rivelare, ma solo assicurare che è follia divertimento intelligenza con una colonna sonora esilarante".

Quello che può raccontare Serena Rossi è invece il dietro le quinte del film, il modo speciale di lavorare dei Manetti, famosi nell'ambiente del cinema anche per questo. "Il loro set è un libero, tutto senza barriere, al posto dei camerini vai a cambiarti a casa della gente, il 'cestino' con il pranzo non esiste: ad orario di pausa pranzo Antonio o Marco dicono che vogliamo mangiare oggi? Sushi? Fritti? E si ordina. Quando si lavora con loro sembra di giocare, un clima rilassato, divertito ma non per questo non professionale, quando dopo le riprese ho visto il girato mi sono messa le mani nei capelli: questa meraviglia abbiamo fatto?".
    Serena Rossi, che ha cominciato giovanissima a lavorare, "mi accompagnava papà sul set perché ero minorenne", comincia a raccogliere i frutti. "Sul set di Montalbano, La Vampa d'agosto, Zingaretti mi chiamava la bimba. Mai fatto scuola di recitazione ma ho rubato e rubo continuamente dagli attori più grandi di me, vedere sul set Salemme e Buccirosso è una scuola e io negli anni l'ho affinata, imparando a dominare l'esuberanza, addomesticando l'istinto". Sono arrivate così tante fiction come Dio ci aiuti, Distretto di polizia, Rex, Coliandro, Il coraggio di vincere la tv di Tale e quale show. "A settembre faccio staffetta con Caterina Balivo, che aspetta un figlio, a Detto fatto e poi a febbraio condurrò un format inedito di Discovery". Intanto il cinema, quello dei Manetti, e quello dei Vanzina che l'hanno voluta in Caccia al tesoro (ispirato a Operazione San Gennaro), in sala con Medusa a novembre, con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Max Tortora, Christiane Filangieri.
    "L'entusiasmo è il motore di tutto, questo mestiere l'ho sognato, lotto contro chi vuole togliermi la passione. La crisi? Certo che c'è, c'è in ogni settore ma io credo in me stessa e non lagno mai, sarò fatalista". 
   

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