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Dombrovkis, 'l'Italia non è in linea con le raccomandazioni dell'Ue'

BRUXELLES - "Poco tempo è stata fatta questa valutazione da parte della Commissione" sui piani di bilancio 2024 dei Paesi membri, "anche sul budget italiano che non sembra essere in linea con le raccomandazioni del Consiglio Ue. Questo vale anche per altri Paesi. E abbiamo chiesto all'Italia di intraprendere deviazioni e di rimettere in linea" i conti pubblici "con le nostre raccomandazioni". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ospite di Start a Sky Tg24 da Davos. 

"In questo momento sono stati 19 i Paesi membri" dell'Eurozona ad aver ratificato la riforma del fondo salva-Stati, ha ricordato Dombrovskis, evidenziando che con le modifiche introdotte "c'è più possibilità ancora poter lavorare sui nuovi strumenti finanziari preventivi senza andare a imporre troppa condizionalità". Questo, con l'introduzione del backstop, ha sottolineato ancora il vicepresidente della Commissione, "fornisce anche migliori possibilità per fornire finanziamento in caso di possibili difficoltà nel settore finanziario-bancario". La riforma, ha aggiunto, "non fa altro che ampliare il perimetro di lavoro, nel momento in cui lo stesso Mes potrebbe essere utilizzato alleggerendo la condizionalità"

"Le discussioni" sulla ratifica della riforma del Mes "continuano con l'Italia. Ovviamente spetta al Parlamento italiano decidere quali sono i prossimi passi in avanti" da compiere, "speriamo di poterli vedere quanto prima", ha detto Dombrovskis. "Non ricopro la posizione giusta per poter parlare sull'Italia e di cosa deciderà il Parlamento, ma sarò in contatto" con il governo "e discuteremo dei prossimi passi insieme", ha sottolineato. 

Sul nuovo Patto di stabilità e crescita "la cosa importante è arrivare all'accordo finale e definitivo velocemente, prima del periodo di fermo dei lavori per le elezioni. Serve molta chiarezza per i prossimi anni sulle nuove regole fiscali ed economiche", ha concluso il vicepresidente."E' il momento giusto per continuare a collaborare", ha sottolineato Dombrovskis, auspicando il dialogo tra la Commissione, l'Europarlamento e i governi nazionali nel quadro dei negoziati finali sulla nuova governance economica avviati questa settimana.

Dombrovskis ha parlato anche della situazione dell'Ucraina dicendo, "in caso di successo, la Russia potrebbe desiderare di andare avanti continuando con altre guerre e altre aggressioni. Sembra quasi che una modalità imperialistica sia tornata di moda in Russia. Putin con uno slogan sta dicendo che i confini russi non hanno frontiere, non hanno fine" e questo rappresenta "una minaccia per gli Stati vicini, compresi i Baltici. Quindi l'aggressione russa riguarda non solo l'Ucraina ma tutta l'architettura di sicurezza europea. Il vicepresidente dell'esecutivo ha poi sottolineato l'importanza di "fornire tutto il supporto necessario all'Ucraina". "E' fondamentale che a livello Ue possiamo continuare a rafforzare le nostre capacità di difesa congiunte".

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