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Politico.eu: "Draghi dovrebbe guidare il Consiglio europeo"

BRUXELLES - "Mario Draghi dovrebbe guidare il Consiglio europeo". In un commento firmato da Mujtaba Rahman, a capo della divisione europea del think tank Eurasia Group, il sito Politico.eu lancia un vero e proprio endorsement per l'ex premier italiano in vista delle prossime Europee e della complicata scelta dei top jobs nell'Ue.

"È stato l'approccio "whatever it takes" del politico italiano a salvare l'eurozona. E i leader dell'Ue dovrebbero sfoderare lo stesso spirito per affrontare ancora una volta le sfide del blocco", scrive Politico, tra i principali siti di informazione sui dossier Ue e osservatore attento del sentiment che emerge nella 'bolla europea'. Con l'Unione cristiano-democratica tedesca che l'ha nominata candidata del Partito popolare europeo alle prossime elezioni europee, "è quasi inevitabile" che Ursula von der Leyen sia confermata, è la premessa di Politico, secondo il quale è ben più interessante la partita per il post-Charles Michel.

"Dopo aver scelto di gestire il portafoglio dell'alto rappresentante per gli Affari esteri dell'Ue negli ultimi tre mandati i socialisti puntano al Consiglio", scrive il quotidiano europeo secondo il quale, stando alle informazioni che filtrano a Bruxelles, in pole per il ruolo ci sarebbe l'ex premier portoghese Antonio Costa. Eppure, per Politico, in campo ci sarebbe anche Draghi. "Sia a Bruxelles che nelle capitali dell'Ue è ampiamente riconosciuto che l'"esperimento Michel" è stato un fallimento. Questo ha portato a una crescente sensazione che il Consiglio sarebbe meglio guidato da un politico alla fine della sua carriera politica - uno che abbia una statura, una chiara identità europea e, secondo alti funzionari dell'Ue, "non sarà guidato dai titoli dei giornali". "Il profilo di Draghi sarebbe adatto a questo scopo e contribuirebbe a ristabilire l'equilibrio tra le due istituzioni più potenti dell'Ue", spiega Politico che individua però anche uno dei principali limiti alla nomina di Supermario, la sua profonda autonomia: "Come ha detto un alto funzionario dell'Ue che ha chiesto di rimanere anonimo, Draghi controllerebbe l'agenda. Ma chi controllerebbe Draghi?", si legge nell'articolo.

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