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L'allarme di Borrell e dei 27: "La situazione a Gaza peggiora, aiuti umanitari urgenti"

BRUXELLES, 15 OTT - "La situazione umanitaria a Gaza è in rapido deterioramento, sono urgentemente necessarie forniture dall'estero, come sottolineato all'Ue dal Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente". Lo scrive l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, in un messaggio su X. "Chiediamo l'apertura dei valichi di frontiera per la fornitura immediata di aiuti umanitari ai civiliù: è necessario agire per prevenire la perdita di altre vite innocenti", aggiunge Borrell.

L'appello di Borrell giunge dopo che l'alto diplomatico ha chiesto a Israele, in sintonia con il segretario generale della Nazioni Uniti Antonio Guterres, di riconsiderare "l'ordine di evacuazione di oltre 1 milione di persone dal nord di Gaza". Dopo aver consultato i partner di Arabia Saudita, Egitto, Qatar ed Emirati Arabi, Borrell ha definito prioritario "garantire la protezione di tutti i civili", ammonendo che "tutti gli ostaggi a Gaza devono essere rilasciati" e che "i civili non devono essere usati come scudi umani".

Sabato 14 ottobre era arrivata la notizia che la Commissione Ue ha triplicato "immediatamente gli aiuti umanitari a Gaza" portandoli a "oltre 75 milioni di euro". Lo ha annunciato in una nota la presidente Ursula von der Leyen, dopo un colloquio con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "La Commissione aumenterà immediatamente di 50 milioni di euro l'attuale dotazione di aiuti umanitari prevista per Gaza: questo porterà il totale a oltre 75 milioni di euro", ha sottolineato, indicando la volontà di mantenere una "stretta collaborazione con le Nazioni Unite per garantire che questi aiuti raggiungano coloro che ne hanno bisogno nella Striscia di Gaza".

In una dichiarazione ufficiale, i 27 governi dell'Ue hanno condannato "con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutto Israele" deplorando "profondamente la perdita di vite umane". "Non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo: sottolineiamo con forza il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale di fronte a tali attacchi violenti e indiscriminati". "Ribadiamo l'importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto internazionale umanitario", aggiungono.

I leader hanno ribadito anche il loro impegno "a favore di una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione dei due Stati attraverso sforzi rinnovati nel processo di pace in Medio Oriente". I Ventisette sottolineano inoltre "la necessità di impegnarsi ampiamente con le legittime autorità palestinesi e con i partner regionali e internazionali che potrebbero avere un ruolo positivo nel prevenire un'ulteriore escalation".

I governi si sono detti "pronti a continuare a sostenere i civili più bisognosi a Gaza in coordinamento con i partner, garantendo che questa assistenza non venga sfruttata da organizzazioni terroristiche". Ribadita "l'importanza della fornitura di aiuti umanitari urgenti".

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha convocato un vertice straordinario in videoconferenza con i leader dei Paesi Ue martedì 17 ottobre alle 17:30. "È della massima importanza che il Consiglio europeo, in linea con i trattati e i nostri valori, definisca la nostra posizione comune e stabilisca una linea d'azione chiara e unitaria che rifletta la complessità della situazione in corso" in Israele, scrive Michel nella lettera d'invito ai Ventisette.

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