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Diplomatici Ue alla ricerca "di un punto caduta sul ruolo delle ong nella gestione dei flussi migratori"

BRUXELLES - "Stiamo cercando un punto di caduta sul regolamento sulle crisi e sul ruolo delle ong" nel pacchetto legislativo sul Patto sulla migrazione e asilo, le delegazioni sono in contatto, vediamo gli sviluppi nelle prossime ore". Lo ha detto un alto funzionario Ue soffermandosi sulla distanza tra alcuni Paesi membri, inclusi Italia e Germania, sul regolamento delle crisi migratorie. La discussione di Granada è su un piano diverso dal negoziato legislativo ma, ha aggiunto la fonte, "il fatto di avere un'intesa potrebbe influenzare" la discussione.

Al di là del processo legislativo in corso, "al vertice europeo si parlerà di migrazione e cosa può cambiare a Granada è la tonalità del dibattito", ha spiegato l'alto funzionario sottolineando, tuttavia, come a livello di leader "ci sia la volontà di trovare una soluzione" per il Patto sulla migrazione. "C'è un processo politico e uno legislativo sulla migrazione: sul primo c'è l'unanimità, sul secondo la maggioranza qualificata e io mi aspetto di incontrare le stesse difficoltà che abbiamo riscontrato in giugno", ha aggiunto inoltre la fonte riferendosi alle richieste di Polonia e Ungheria di affrontare il tema migranti con un meccanismo decisionale che preveda l'unanimità.

"Non abbiamo capito ancora cosa volesse dire Saied. Non abbiamo avuto la trascrizione e stiamo lavorando per avere più informazioni", ha aggiunto soffermandosi sull'annuncio di Tunisi di voler rifiutare i fondi europei perché non in linea con quanto stabilito il 16 luglio con la firma del Memorandum intesa con la Commissione europea. Saied, secondo l'interpretazione della fonte, "avrebbe preferito più aiuti" rispetto alla prima tranche decisa dalla Commissione. Sullo stato dell'intesa l'alto funzionario non ha voluto dire troppo anche perché, ha ricordato, il Consiglio "non è stato coinvolto" nei negoziati. Ma, ha sottolineato, "non possiamo dire che il Memorandum sia un fallimento".

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