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Bozza vertice, impegno per una soluzione comune sui migranti

BRUXELLES - La migrazione "è una sfida europea e richiede una risposta europea". E' quanto viene ribadito nella prima bozza delle conclusioni del Consiglio europeo di fine giugno. A quanto apprende l'ANSA sono 4 le stesure previste per le conclusioni, la seconda delle quali sarà sul tavolo degli ambasciatori presso l'Ue nella giornata di domani. Nella prima bozza viene anche ribadito "l'impegno a stoppare il modello di affari dei trafficanti di essere umani" e viene sottolineato che i leader europei "accolgono il pacchetto concordato con la Tunisia". Il capitolo Tunisia è separato, nell'ordine dei lavori del summit, da quello migranti.

Sono 29, secondo quanto si legge nella prima bozza di conclusioni, i punti che saranno trattati al summit dei 27 di fine giugno. Il primo capitolo è tutto dedicato all'Ucraina e in questo viene ribadito che l'Ue "continuerà a fornire un forte supporto finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico a Kiev". Nello stesso capitolo la bozza delle conclusioni rimarca anche l'impegno affinché la Russia sia "pienamente ritenuta responsabile della guerra di aggressione contro l'Ucraina" e si ribadisce "ogni sforzo a istituire un tribunale che persegua i crimini di aggressione" contro Kiev. La bozza di conclusioni, inoltre, ribadisca che i leader europei "incoraggiano il percorso delle riforme" intrapreso dall'Ucraina e "lavoreranno a stretto contatto con l'Ucraina affinché siano rispettate tutte le condizioni". Si sottolinea, inoltre, che l'Ue "continuerà a sostenere la Moldavia nell'affrontare le conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina".

Inoltre, "l'Unione europea e i suoi Stati membri intensificheranno i loro sforzi di sensibilizzazione diplomatica e continueranno a cooperare con l'Ucraina e altri Paesi per garantire il più ampio sostegno internazionale possibile ai principi e agli obiettivi chiave della formula di pace dell'Ucraina, anche attraverso un prossimo vertice globale per la pace", si legge.

Il secondo capitolo è dedicato all'economia sulla quale, almeno in via teorica, si prevede un dibattito generale e non focalizzato sul patto di stabilità. Il terzo capitolo delle conclusioni riguarda invece il dossier della Difesa europea e il piano Asap che prevede un balzo nella produzioni di munizioni affinché aumenti anche l'invio di proiettili all'Ucraina. A tal fine "il Consiglio europeo torna a richiamare l'importanza di rafforzare la base industriale e tecnologica europea nel settore della difesa". Il quarto capitolo è dedicato alla migrazione mentre il quinto ha un titolo inequivocabile: Cina. I leader, si legge nella bozza, "avranno una discussione strategica" proprio sui rapporti commerciali e geopolitici con il Dragone. Il sesto capitolo, dedicato alle Relazioni Esterne, toccherà, tra gli altri, il dossier tunisino - la cui separazione da quello migranti è stata particolarmente caldeggiata dall'Italia - la nuova crisi registratasi nel Kosovo e i rapporti con l'America Latina in vista del vertice Ue-Celac di metà luglio.

I leader Ue fanno anche appello ai ministri delle Finanze a "portare avanti i lavori sulla revisione della governance economica, in vista della conclusione dei lavori legislativi nel 2023". Oltre all'impegno sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, i leader Ue invitano "a portare avanti senza indugio i lavori sulla proposta di revisione del quadro finanziario pluriennale" 2021-2027, presentata nei giorni scorsi dalla Commissione europea e presto oggetto di negoziato.

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