BRUXELLES - Sono cinque le misure proposte dalla Commissione europea sullo 'scudo' per aiutare famiglie e imprese a fare fronte all'emergenza energia.
Eccole nel dettaglio.
- PRICE CAP - Un tetto massimo al prezzo del gas importato dalla Russia via tubo, che di fatto si prefigurerebbe come nuova sanzione contro Mosca e richiede dunque un via libera all'unanimità. Al vaglio, anche se in via non ufficiale, anche la possibilità di istituire un'entità unica europea per acquistare il gas a un determinato prezzo, che non dovrebbe scendere sotto i 35 euro a megawattora e l'ipotesi di creare una 'zona rossa' per i Paesi più esposti ai tagli delle forniture russe, tra cui l'Italia, dove potrebbe essere fissato un prezzo temporaneo amministrato per il gas legato all'andamento del Ttf di Amsterdam.
- TAGLIO DEI CONSUMI - Sulla scia di quanto già fatto per il gas (-15%), Bruxelles propone un obiettivo obbligatorio del 10% per la riduzione della domanda di elettricità. Almeno il 5% nelle ore di punta.
- PRELIEVO SUI RICAVI E CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' - Si concretizza in un tetto (ipotizzato a 200 euro per megawatt) agli enormi ricavi che le grandi compagnie energetiche producono elettricità da fonti a basso costo rispetto al gas come rinnovabili, nucleare e carbone. La differenza con il prezzo di vendita va dunque versata allo Stato, che dovrebbe redistribuire i proventi per sussidi ai consumatori. Anche le società petrolifere, del gas e del carbone sono chiamate a versare un contributo equo sulla base dei profitti straordinari del momento.
- AIUTI ALLE UTILITY - Facilitare il sostegno finanziario - con linee di credito e garanzie statali - per le utility del settore alle prese con la volatilità del mercato.
- TTF - Fissazione di un indice di riferimento per il prezzo del gas naturale liquefatto (Gnl) slegato dal Ttf. Un'ipotesi è collegarlo al benchmark asiatico Jkm.
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